Un principiante che si approccia alla potatura non deve mai farlo a caso poiché a differenza di molte altre pratiche con le piante, la potatura può innescare una serie di conseguenze cruciali causandone la degenerazione, partendo da un taglio sbagliato.
Un buon metodo è quello di incrementare la conoscenza nei riguardi di una pratica essenziale e delicata per le piante.
Tutto quanto fatto con conoscenza mi consente di esercitare anche una certa forma di rispetto nei confronti delle piante che hanno bisogno della potatura ma fatta in un certo modo e soprattutto rispettando un periodo specifico, mai a caso, mai quando si ha tempo, mai per estetica.
Da principiante ho cominciato a far così e voglio condividerlo per dare supporto a chi si trova dinanzi alla pratica della potatura ma vuole evitare di fare errori.
COSA SCOPRIRAI
Pulisco gli attrezzi
L’attrezzo deve essere prima molto pulito e poi disinfettato.
Io utilizzo una semplice soluzione composta dal 70% di alcol e da 30% di acqua, che riverso in uno spruzzino e che nebulizzo sulla lama da pulire accuratamente con un panno in microfibra.
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Il taglio va fatto nel punto giusto
Non bisogna mai tagliare rami a caso, ed effettuare il taglio in un punto a caso del ramo.
Le piante sono esseri viventi e dobbiamo pensare che il taglio che andremo ad effettuare sia simile ad un’operazione chirurgica, effettuata con un taglio netto e preciso.
Innanzitutto, la pianta è dotata del colletto di corteccia, il punto in cui le cellule sono maggiormente predisposte al risanamento.
Un taglio effettuato in questo punto garantisce una rimarginazione della ferita. Si tratta dell’attaccatura di un ramo al ramo principale.
Lasciare un moncone, cioè un pezzo di ramo che sporge non fa altro che lasciare un pezzo di legno che può marcire o che può essere invaso dai parassiti.
Se si taglia a raso eliminando il collare di corteccia si rende difficoltosa la chiusura della ferita, oltre a rischiare di danneggiare la corteccia del ramo principale.
Il taglio va fatto al momento giusto
L’errore più comune è quello di tagliare in periodi a caso, magari nel pieno dell’attività vegetativa della pianta oppure quando ancora stanno cadendo le foglie.
Ciascuna pianta ha un suo periodo di potatura e va rispettato in modo sacro.
Generalmente io mi affido a queste conoscenze specifiche che sono dei punti fermi che mi evitano di commettere errori:
In generale, se si tratta di piante a foglie caduche, mai potare prima della caduta delle foglie, o priviamo la pianta delle risorse di cui ha bisogno per vivere poiché tutto avviene nella foglia.
Le piante che perdono le foglie vanno potate sul finire dell’inverno, quando sono in riposo e quando il gelo è passato così da non causare danni alla ferita da taglio.
Mai potare durante periodi troppo umidi o settimane costantemente piovose: umidità e acqua consentono la proliferazione di infezioni.
Mai potare durante la fioritura, quando la pianta fa appello a tutte le sue forze per la riproduzione.