Ho quasi rischiato di far appassire l’Aloe per un solo errore di pigrizia

L’Aloe Vera è davvero una pianta immortale o è solo una diceria? Beh, me lo sono chiesto a lungo dopo averla acquistata, ma dopo un po’ ho desistito dall’idea che questa potesse vivere senza alcun tipo di cura e ho fatto qualche ricerca sulle sue necessità di coltivazione.

Con un po’ di esperienza ho imparato che anche l’aloe vera, forse una delle piante grasse più celebri, ha alcuni punti deboli. Pensavo di conoscerli tutti e invece… dopo un po’ ho rischiato di far appassire la mia pianta.

Il mio errore, di base non grave, è però imputabile per lo più a pigrizia e ad aver leggermente sopravvalutato le capacità di resistenza dell’aloe.

Quando ho notato il problema

Mi sono accorto che qualcosa nella mia pianta di aloe non andava quando ho visto le sue foglie, solitamente belle spesse, iniziare ad assottigliarsi.

Inizialmente, pensavo il tutto fosse dovuto a una sovraesposizione alla luce solare diretta. Poiché le temperature erano molto alte, pensavo che le foglie dell’aloe stessero cominciando ad appassire per una combinazione di caldo e troppo sole.

Cosa ho fatto

Proprio perché, come ti dicevo, pensavo che il problema fosse legato all’esposizione, ho provato a spostare l’aloe in un posto un po’ più in ombra.

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Certo, sapevo che questa pianta ama una buona e abbondante dose di luce solare, eppure pensavo che così facendo avrei aiutato l’aloe a riprendere il suo vecchio colore verde smeraldo e il suo turgore.

Dopo alcune settimane, però, non solo notavo che non c’era alcun tipo di miglioramento, ma vedevo lo stato di salute delle foglie peggiorare sempre di più.

Così, nonostante era da un po’ che vedessi la pianta essere un po’ troppo ampia rispetto al vaso in cui stava, mi sono finalmente convinto che il problema era la necessità di un rinvaso.

Cosa stava accadendo

L’aloe vera, così come accade a molte altre piante, produce col tempo alcune piante figlie, dette polloni che crescono ai lati della pianta principale.

Col tempo, questi polloni occupano spazio insieme anche alla crescita della chioma stessa della pianta che inizia a riempire anche tutto il terriccio disponibile con le ramificazioni delle radici. Il rischio è che la pianta arrivi a soffocare.

I sintomi di questa situazione sono proprio quelli che ti ho descritto all’inizio: foglie che si assottigliavano e che, inizialmente, sembravano ingiallire per poi seccare a tal punto da diventare quasi nere.

Come ho risolto

A questo punto non mi restava che intervenire il prima possibile: così, ho acquistato alcuni nuovi vasi e ho rinvasato la pianta.

Più che rinvasare, però, ho anche staccato le piante figlie, ossia i polloni, dalla pianta madre piantandole poi in singoli vasetti. Un elemento da non sottovalutare è, poi, l’utilizzo di nuovo terriccio adatto alle piante succulente.

Così facendo, ho ottenuto inoltre più piantine di aloe vera. Insomma, il rinvaso con annessa la moltiplicazione della pianta non è solo un modo, appunto, per ottenere piante nuove ma anche per mantenere in salute la pianta principale evitando che questa possa appassire.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".