Posso tenere più esemplari di Orchidea nello stesso vaso?

Mettere insieme più esemplari di orchidea potrebbe essere possibile ma prima vanno seguiti specifici accorgimenti o potresti indurre le orchidee in sofferenza.

Le orchidee necessitano di alcune attenzioni specifiche, soprattutto in fatto di terriccio e vasi, ma soprattutto di spazio.

Questo è quello a cui presto attenzione quando voglio mettere più esemplari di orchidea nello stesso vaso.

Scegli sempre esemplari sani

Parti dal presupposto che gli esemplari che scegli che devono condividere lo stesso vaso devono essere in salute, senza alcun tipo di problematica che possa infettare gli altri esemplari presenti nello stesso vaso.

Basta davvero poco che tutte le orchidee vengano contagiate condividendo lo stesso spazio, la stessa acqua e lo stesso terriccio.

Al momento dell’acquisto, ispeziona accuratamente il fogliame e scruta ogni parte, sia sopra he sotto le foglie, per assicurarti che non vi siano tracce di parassiti.

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Guarda anche il colore delle foglie e dell’apparato radicale attraverso il vaso trasparente, la consistenza per evitare che possano esservi problemi legati a infezioni fungine o marciume.

Metti insieme le stesse varietà

Occhio alle etichette sui vasi all’acquisto, che ti indicano la varietà che stai per mettere insieme.

Questo è importante quando scegli di far condividere alle orchidee lo stesso vaso poiché così ti assicuri che abbiano anche le stesse esigenze in fatto di luce, innaffiature e nutrienti.

Inoltre, alcune fioriscono addirittura in momenti diversi dell’anno e per metterli insieme è fondamentale che appartengano alla stessa specie così che non abbiano pretese diverse.

Il vaso deve avere dimensioni e caratteristiche giuste

Quando parliamo di dimensioni del vaso facciamo riferimento allo spazio necessario affiche due o più esemplari possano stare comodi ed avere per ciascuno tutto quanto hanno bisogno.

Quello che conta è anche la distanza tra le chiome delle orchidee che condividono lo stesso vaso, che potrebbero sovrapporsi ed essere poco arieggiate, andando in contro a parassitosi o infezioni fungine.

Fai in modo che vi siano almeno 10 cm tra le chiome e di conseguenza un vaso che ne possa ospitare lo spazio che ricopriranno.

Il vaso trasparente è utile per constatare innanzitutto la pulizia e lo stato di salute delle radici, prive di muffe o parassiti, che spesso ne compromettono lo stato di salute viste le condizioni di umidità.

La trasparenza inoltre consente di capire quando l’orchidea ha bisogno di innaffiature, costatando molto più facilmente il colore delle radici: radici verdi, e quindi ancora umide, oppure grigiastre, quindi bisognose di acqua.

Oltre ai fori di scolo sul fondo è opportuno che tu pratichi dei fori su tutta la superficie del vaso, in modo fai da te.

Occorre un terriccio drenante e grossolano

Il termine epifita, che identifica l’orchidea in natura, in natura identifica quelle piante che non hanno bisogno di terra per crescere ma si ergono su dei supporti aerei per esporre il loro corpo al sole.

In natura, le orchidee crescono aggrappandosi a tronchi, o a rocce. Altre invece vivono aggrappandosi a materiali molto porosi, sul suolo della foresta.

Le radici dell’orchidea necessitano di essere arieggiate poiché l’umidità potrebbe rammollirle e non renderle capaci di sostenere la pianta. Non dimentichiamo che servono per aggrapparsi.

Il comune terreno da giardino tende ad ammassarsi intorno alle radici, impacchettandole ed opprimendole.

  • La corteccia è l’elemento principale da utilizzare, un materiale poroso, grossolano. Solitamente quella di abete è la scelta migliore.
  • La fibra di cocco è un materiale sterile che ha la capacità di trattenere bene l’umidità senza impedire il drenaggio dell’acqua o affollare le delicate radici di un’orchidea.
  • L’argilla espansa è il materiale grossolano per eccellenza per favorire il drenaggio d’acqua.
  • Sfagno ha una struttura interna molto porosa ha una capacità di ritenzione idrica fuori dal comune.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.