Come riprendere l’Orchidea dopo il caldo afoso di agosto

A seguito del caldo estivo occorre dare all’orchidea una serie di attenzioni che consentono di riequilibrare la sua tenuta per i tempi che verranno.

È per questo che ripristinare bark e valutarne la posizione, dedicarsi alla pulizia sono accorgimenti necessari.

Ti spiego come faccio queste cose per poter ripristinare l’orchidea in ogni sua parte dopo il caldo estivo.

Ripulisci chioma e bark

Man mano che gli steli fioriferi esauriscono le fioriture vanno potati, tenendo l’orchidea pulita.

Eventuali foglie gialle vanno eliminate così come tutte le radici secche che emergono dal terriccio.

Stato delle radici

Anche questo è un buon momento per il rinvaso qualora non fosse stato possibile in precedenza.

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Anche se alcune specie di orchidee tendono ad accrescere poco l’apparato radicale, spesso le orchidee hanno all’acquisto un vaso davvero striminzito.

Inoltre, le radici spesso toccano le pareti del vaso e questo ne compromette la crescita.

Stato del substrato

Il materiale potrebbe essere ormai esaurito e di facile decomposizione, soprattutto la corteccia che tende a sgretolarsi al solo tocco o essere impermeabile e ammassarsi asfissiando le radici.

Se il substrato è malmesso potresti avere alcune radici già marce.

Fai in modo di ripulire l’apparato radicale  da eventuali radici secche e avvizzite, utilizzando cesoie ben disinfettata.

Le uniche radici che devi tenere sono quelle dalla colorazione grigiastra o verde acceso: la colorazione varia solo in base al fattore umidità.

Disinfettale con una soluzione fungicida e cospargi i tagli con della cannella, un ottimo disinfettante naturale.

Adatta le innaffiature al periodo

Comincia a diradare le innaffiature non appena le temperature si mantengono stabili, alternandole in base alla colorazione delle radici.

Le innaffiature alle nostre orchidee vanno effettuate con estrema attenzione. La cosa fondamentale è il tempismo.

Mai e poi mai dobbiamo innaffiare un’orchidea se non ha bisogno di acqua. Questo potrebbe comportar e marciume e la morte repentina della nostra pianta.

Un metodo sicuro per capire se l’orchidea ha bisogno di acqua è quello di dare un occhio alle radici attraverso il vaso trasparente.

Una radice umida ha una colorazione verde brillante, quindi non ha bisogno di acqua. Una radice asciutta e assetata ha una colorazione grigiastra quasi come se fosse avvolta in una patina.

Rispetto al come  e quanto innaffiare, questo è un argomento spinoso ma anche per questo ho imparato a lasciare che sia la pianta a decidere. In che modo? Col metodo di innaffiatura per immersione.

Esposizione filtrata ma dalla luce brillante

Si sa, questi sono i mesi durante i quali la luce scarseggia, le giornate sono maggiormente grige e più corte.

Quindi conviene che sposti la tua orchidea in un punto maggiormente luminoso, proprio a ridosso di una finestra.

In questa particolare posizione devi fare in modo che non sia esposta ad improvvisi sbalzi termici, tipici di quelle posizioni sui davanzali di finestre spesso aperte per arieggiare la stanza. Non temere il sole diretto durante queste settimane, è caldo ma non tanto e tale da bruciare le foglie.

Renditi conto che in questo periodo le radici e il substrato si asciugano molto più lentamente rispetto agli altri mesi dell’anno, quindi, sarebbe bene ridurre le innaffiature e dare acqua soltanto quando la colorazione delle radici è grigiastra.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.