Cosa fare se la Zamia non ha più le Foglie Lucide?

Hai mai fatto caso alla lucentezza naturale delle foglie della zamioculcas?

Si potrebbe pensare che sia frutto di spray lucidanti, ma non è così. Le foglie della zamia sono naturalmente lucide e quini attraenti.

Se questa lucentezza viene a mancare allora è il caso di capire come mai e che tipo di segnale la pianta sta cercando di trasmettere.

È un segnale di una esposizione scorretta

Oltre alle classiche macchie sulla superficie delle foglie che indicano vere e proprie bruciature, la perdita di lucentezza potrebbe essere un avvertimento rispetto al fatto che la luce cocente sta cominciando a rendere le foglie macchiate.

Sposta la zamioculcas dal posto prescelto se sottoposto a luce diretta del sole.

Il segreto sta proprio nel raggiungere un giusto equilibrio tra le ore di luce dirette e indirette, così da evitare che le foglie e i fiori brucino al sole cocente.

Scegli la luce di una finestra esposta ad est, dalla quale penetrano raggi diretti ma fievoli, quelli delle prime ore del mattino. Ricorda inoltre che la zamioculcas è adatta anche a quelle stanze che hanno poca luce, quindi esposte a nord.

La foglia è sporca

La prima così a cui bisogna pensare è che, come ogni parte della nostra casa, anche la superficie delle foglie può essere ricoperta da polvere. La polvere può ostruire i pori che consentono la respirazione fogliare e, se a contatto con umidità, può divenite appiccicosa e formare una vera  e propria patina.

Una foglia sporca ha un margine di assorbimento di luce minore poiché proprio lo sporco impedisce alla superficie della foglia di godere della luce e questo compromette la vitalità della pianta che produce energia proprio tramite la fotosintesi attivata dalla luce.

La superficie della foglia è ricoperta da piccole valvole responsabilidella respirazione della pianta, gli stomi. Lo sporco e la patina che ricopre la superficie della foglia possono ricoprire anche gli stomi e limitare la respirazione fogliare.

Macchie d’acqua calcarea

Un errore molto comune, di cui quasi nessuno di preoccupa riguarda l’utilizzo di acqua calcarea per la cura delle nostre piante.

Potrebbe capitare di utilizzare l’acqua del rubinetto  e bagnare anche le foglie senza asciugarle per bene.

Accade che l’acqua sulle foglie si asciuga lasciando strati di calcare, spesso visibili a causa della presenza di una patina bianca, opacizzando le foglie. Il calcare accumulato sulle foglie impedisce loro di respirare come si deve e di assorbire la luce.

Come pulire le foglie

Un metodo semplice ma efficace, utilizzando una cosa che tutti abbiamo in casa, cioè l’aceto, potrai restituire lucentezza alle foglie.

Inizia mescolando 1 cucchiaino di aceto con circa 500 ml d’acqua. Quindi immergi il panno nella miscela e applicalo delicatamente sulle foglie, strofinandole e ripulendole.

Il sapone di Marsiglia ha proprietà pulenti e disinfettanti ed è utilizzato in modo vincente come antiparassitario.

Sciogli 20 grammi in 300 ml di acqua tiepida e con un panno in microfibra imbevuto della soluzione pulente pulisci la foglia. Ripulisci nuovamente la foglia con un panno umido solo con acqua per risciacquare la foglia.

Melata da parassiti

Parassiti come cocciniglia, afidi, mosca bianca, acari nel succhiare la linfa vitale da ogni parte tenera della pianta, si stanno gradualmente nutrendo.

Il risultato di questo processo ha una sostanza di scarto emessa dal parassita, la cosiddetta melata, che ricopre le piante rendendole appiccicosa.

La soluzione al problema dunque sta a monte, cioè, riconoscere di che tipo di parassita si tratta e intervenire per combatterlo. Di seguito pulire le foglie della zamia con una miscela di acqua e sapone molle per permettere alle foglie di respirare,  assorbire luce e tornare a risplendere.

Le foglie opache sono vecchie

Ispeziona la parte inferiore del ramo della zamia. Se solo le foglie inferiori sono opache allora si tratta semplicemente di una questione legata all’età della foglia.

Le foglie vecchie tenderanno a perdere di vigore e nel tempo degenereranno, lasciando posto a nuova crescita, nel caso della zamia a nuovi rami dal bulbo.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.