Anche col freddo le piante possono essere colpite dalla muffa grigia e non solo

Molti pensano che con l’arrivo del freddo le malattie delle piante si fermino, ma non è così.

Alcuni patogeni restano attivi anche a basse temperature e possono continuare a danneggiare foglie, fiori, radici o frutti, soprattutto se le condizioni ambientali favoriscono la loro sopravvivenza.

Conoscere quali malattie restano operative in inverno e come si manifestano aiuta a prevenire danni gravi e a mantenere le piante sane fino alla primavera.

La muffa grigia

La muffa grigia, causata dal fungo Botrytis cinerea, è una delle malattie più comuni anche in inverno. Colpisce fiori, frutti e foglie, soprattutto in ambienti umidi o poco ventilati come serre e appartamenti.

I sintomi includono macchie marroni o grigie, tessuti molli e presenza di un sottile velo grigiastro sulle superfici infette.

Anche se la crescita del fungo rallenta con il freddo, la muffa può sopravvivere come spora, pronta a riprendere la sua attività quando la temperatura aumenta o l’umidità resta elevata.

Mal bianco e oidio

oidio begonia

Il mal bianco, o oidio, è un fungo che attacca principalmente foglie e germogli. In inverno può continuare a svilupparsi sulle piante sempreverdi o sugli arbusti protetti dal freddo diretto.

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I sintomi più evidenti sono una polvere biancastra sulle foglie, ingiallimento e deformazioni dei tessuti. Anche se la crescita è più lenta con il freddo, l’oidio può sopravvivere nell’ambiente e diventare più aggressivo non appena le temperature tornano miti.

Marciumi radicali

Alcuni funghi responsabili di marciumi radicali restano dormienti nel terreno durante l’inverno. Attaccano le radici di piante sensibili come ortaggi, fiori in vaso o piante da appartamento, causando deperimento graduale, foglie ingiallite e crescita rallentata.

Le radici, se soggette a ristagni d’acqua o terreni troppo freddi e umidi, diventano più vulnerabili. Questi patogeni possono sembrare inattivi, ma la loro presenza può compromettere seriamente la ripresa vegetativa in primavera.

Batteri e virus invernali

Alcuni batteri patogeni rimangono attivi anche a basse temperature, sopravvivendo nei tessuti vegetali o nel terreno. Possono causare macchie, necrosi o deformazioni sulle foglie di piante sempreverdi e da appartamento.

Spesso i sintomi diventano visibili solo quando la pianta cresce attivamente in primavera, ma il batterio è già presente durante l’inverno, pronto a diffondersi se le condizioni diventano favorevoli.

I virus vegetali non sono influenzati dal freddo in modo diretto e possono restare latenti nelle piante per settimane o mesi. Durante l’inverno possono non manifestare sintomi evidenti, ma al risveglio della pianta in primavera i segni diventano visibili sotto forma di foglie deformate, clorosi o crescita rallentata.

La loro presenza sottolinea l’importanza di monitorare attentamente le piante tutto l’anno, anche quando sembrano inattive.

Malattie meno comuni attive in inverno

Oltre alle malattie più note, esistono patogeni meno comuni che possono colpire le piante anche con il freddo. La peronospora dell’ortaggio può infettare ortaggi e piante ornamentali in serre o giardini protetti, causando macchie scure e marciume dei tessuti.

Il cylindrosporium, meno noto, attacca arbusti come azalee e rododendri, producendo macchie rosse o brune sulle foglie e rallentando la crescita.

Alcuni funghi opportunisti come Sclerotinia sclerotiorum, responsabile della muffa cotonosa, possono sopravvivere nel terreno o nei residui vegetali, attaccando piante giovani quando la temperatura si alza, anche se l’infezione ha origine in inverno.

La prevenzione

La prevenzione delle malattie invernali richiede un approccio attento e costante. Il primo passo è rimuovere subito foglie, fiori o frutti danneggiati o caduti, perché possono ospitare spore e batteri pronti a infettare nuovamente la pianta.

Nei vasi, il terreno deve essere ben drenato e mai troppo compatto; i ristagni d’acqua favoriscono marciumi e proliferazione di funghi.

In serre o ambienti chiusi, la ventilazione è fondamentale per ridurre l’umidità e prevenire muffe e oidio: aprire finestre o utilizzare ventilatori aiuta a creare un microclima più sano.

Controlla regolarmente le piante così da individuare subito macchie, tessuti appassiti o segni sospetti, consentendo interventi tempestivi come l’uso di prodotti protettivi a base di fungicidi o battericidi specifici, scelti in base al tipo di pianta e alla malattia presente.

Anche l’orientamento delle piante, la distanza tra un esemplare e l’altro contribuiscono a ridurre il rischio di infezioni.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.