Ti racconto come ho provato a piantare la Lavanda

Qualche tempo fa, spinto dalla mia passione per la botanica, mi sono detto che forse potevo fare un esperimento! Per la prima volta, volevo far nascere una piantina partendo dai semi.

Certo, non sembra una cosa molto semplice a chi non ha propriamente il pollice verde e anche a me sembrava forse un po’ un azzardo.

Tuttavia, mi ero imbattuto in un kit per far crescere la lavanda composto da un grande bicchiere in vetro con del terriccio già predisposto, un sacchetto pieno di semi di questa pianta e un foglio illustrativo con le principali indicazioni. Ti racconto com’è andata!

La semina

Le istruzioni dicevano solamente di svuotare il sacchetto con i semini di lavanda nel bicchiere/boccale in vetro pieno di terriccio.

La prima cosa che mi ha stupido sono state le dimensioni dei semi di lavanda: davvero minuscoli tanto che, nello spargerli sul terriccio, si confondevano con i granelli dello stesso.

Poi, seguendo sempre le istruzioni, ho bagnato il tutto con dell’acqua. In questo caso, le indicazioni non erano molto precise per cui ho semplicemente messo il vaso sotto il getto d’acqua del lavandino.

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L’attesa e il risultato

Anche a questo punto mi sono affidato alle brevi istruzioni presenti sul foglietto del kit e ho atteso un paio di settimane perché spuntassero già i fiori, bagnando il terreno di tanto in tanto così da mantenerlo umido.

In realtà… non è accaduto un bel niente!

Cosa ho fatto per rimediare

Così, per evitare di sprecare l’intero kit per far crescere della lavanda nel bicchiere ho di nuovo innaffiato il tutto. Dopo altre settimane sono spuntati i primi germogli, piccoli e verdi.

Purtroppo, però, dei fiori nessuna traccia e, anzi, i germogli sono seccati in pochissimo tempo. Insomma, un vero e proprio fallimento!

Ho provato a seminare altri semini che avevo lasciato nel sacchetto e, anche in questo caso, il risultato è stato più o meno lo stesso.

Cosa avevo sbagliato

Ci sono alcune cose da dire in premessa. Innanzitutto, il foglietto informativo allegato al kit di coltivazione della lavanda era troppo scarno e inadatto a una persona alle prime armi per consentirgli di coltivare una piantina di lavanda.

Inoltre, spesso questi kit non sono proprio il massimo: se vuoi coltivare una piantina partendo dai suoi semi, non c’è niente di meglio del recarsi direttamente dal vivaista per l’acquisto dei semi e per ottenere anche qualche consiglio in più.

Nel mio caso, ammetto di esser stato un po’ frettoloso e di essermi affidato alle sole informazioni fornite dal kit senza fare alcun tipo di approfondimento online. Avrei scoperto alcune cose essenziali per far crescere una piantina di lavanda.

Periodo e temperature

La semina di lavanda andrebbe, infatti, effettuata in alcuni periodi dell’anno che sono più adatti e consentono un più facile germogliare dei semini.

Il periodo migliore è tra aprile e luglio, oppure già da marzo se teniamo il tutto in un ambiente più riparato e soprattutto caldo: ebbene sì, perché per germogliare, questi semi hanno bisogno di temperature quanto meno miti, cosa di cui non avevo letto nulla!

Esposizione

Altro errore è stato quello dell’esposizione solare: per far crescere una piantina occorre che ci sia una buona dose di luce solare, cosa che nel mio caso mancava poiché avevo messo il tutto lontano dalla finestra.

In questo modo, l’assenza di luce non aveva permesso ai semi di germogliare con facilità.

Innaffiatura

Infine, l’aver inumidito il terreno mettendo il tutto sotto il getto d’acqua del lavandino aveva in parte sottoposto a stress i semini che, essendo molto piccoli, si erano sparsi in modo non uniforme.

L’ideale è inumidire il terreno pian piano con un getto d’acqua molto debole.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".