L’arrivo dell’autunno può essere un momento traumatico per chi ama le piante primaverili ed estive. Molte di queste, infatti, tendono a seccare, a crescere a ritmi più lenti o a smettere di fiorire.
Nel caso del Geranio, la pianta dell’estate per eccellenza, si dice che questa cada in una sorta di letargo. In realtà, questa è una pianta perenne che, in quanto tale, mantiene sempre le sue foglie.
L’unica differenza è che, in autunno, smette di fiorire e la sua crescita si arresta. Anche la sua attività vegetativa e lo sviluppo di nuove foglie rallentano e la pianta appare più spoglia e un po’ più sofferente.
Se è quello che sta accadendo anche alla tua pianta di geranio, stai tranquillo! Ci sono alcuni consigli che puoi seguire per coltivare al meglio la pianta anche in questa fase di riposo, aiutandola a recuperare le forze per la successiva primavera.
Riduci le innaffiature
Una delle prime cose da fare una volta che le temperature si abbassano e il tuo geranio inizia a rallentare la sua attività vegetativa è ridurre le innaffiature.
Se questa pianta, in estate, ha bisogno di innaffiature quasi quotidiane, in autunno si limita a preferire un terriccio umido e innaffiature sporadiche.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!In realtà, devi sempre tener conto delle temperature. Finché fa ancora abbastanza caldo e le temperature si mantengono mediamente intorno ai 18 °C, continua a innaffiare con una certa frequenza.
Tuttavia, quando le temperature scendono costantemente sotto i 12-13 °C, limitati a innaffiare non più di una volta alla settimana.
Inoltre, se in primavera e in estate è preferibile innaffiare per immersione, quando il geranio è in letargo puoi innaffiare la pianta anche semplicemente dall’alto, secondo il metodo tradizionale e più semplice.
Sfoltisci la chioma
Nonostante il periodo migliore per potare un po’ il geranio sia l’inizio della primavera, anche il periodo del suo letargo è una buona occasione per dargli un aspetto più ordinato.
Durante la fase di riposo, infatti, a volte i gerani sviluppano rami molto lunghi e privi di foglie e fiori, secchi e spogli.
Si tratta di rami che non compromettono la salute della pianta, ma spesso un po’ antiestetici.
Non esitare, quindi, a potarli, eliminando quelli che si sporgono troppo verso l’alto. Prima di farlo, ricorda sempre di pulire le cesoie con acqua e sapone di marsiglia.
Interrompi la concimazione
Se pensi che concimare i gerani sia la soluzione per continuare a vederla fiorita, purtroppo ti sbagli!
Con l’arrivo dell’autunno, non puoi fare nulla per continuare a far fiorire questa pianta (a meno che tu non abbia una serra!). Ecco perché, sin dalla prima fase dell’autunno, è importante interrompere ogni concimazione della pianta.
Se continui a farlo, potresti alterare il ciclo vitale della pianta, indebolendola e compromettendo le future fioriture spontanee.
Perciò, metti da parte il fertilizzante per gerani e preparati a riprenderlo soltanto in occasione della prossima primavera.
Cambiagli di posto
Il periodo delle giornate soleggiate è finito o sta finendo: è arrivato il momento di cambiare posto al tuo geranio.
Di solito, infatti, teniamo questa pianta in vasi da ringhiera, ben esposti alla luce solare, anche diretta.
Quando è in letargo, il geranio vuole comunque una buona esposizione solare, ma non può essere troppo esposto alle intemperie tipiche dei mesi più freddi. Ci sono molti posti dove puoi tenere questa pianta in autunno: l’importante è che non siano eccessivamente freddi o privi di luce.
Tienila comunque all’esterno finché le temperature si mantengono sopra i 5 °C, ma addossalo al muro, provando comunque a tenerlo in una posizione dove ci sia un buon grado di luce solare indiretta.