Come interrare Bulbi in autunno

Se vuoi piantare dei bulbi devi necessariamente conoscere delle regole semplici.

Occorre conoscere la tipologia di strumento da usare, imparare a scegliere i bulbi e tanto altro che ha a che fare con il piantare un bulbo.

Ecco tutto quanto c’è da sapere se vuoi piantare bulbi.

Gli strumenti

Se vogliamo piantare bulbi e farlo a regola d’arte, in modo tale che il bulbo possa attecchire e poi crescendo sbucare dalla terra con il fiore tanto atteso, sarebbe meglio armarsi di strumenti adeguati, ciascuno dei quali ha una funzione specifica.

  • Vanga

Una vanga ha delle caratteristiche che ti consentono di penetrare anche i terricci più duri e compatti, proprio la tipologia di terriccio che ti ritrovi in un periodo autunnale durante la messa a dimora dei bulbi a fioritura primaverile.

È uno strumento prezioso quando si tratta di preparare un terreno per la semina o la piantumazione, rompere zolle di terra o rimuovere rocce e radici.

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  • Pianta bulbi

Questo è uno strumento specifico, che fa una cosa molto semplice: fora il terreno prelevando una carota di terra grande quanto il bulbo.

Potrai depositarvi il bulbo senza comprimere il terreno e di lasciare il terreno morbido intorno al bulbo in cui espandere le sue radici.

Adatta il terriccio alla tipologia di bulbo

Innanzitutto, dobbiamo parlare di struttura del terriccio, poiché vi è sempre una proporzione tra le parti solide e gli spazi tra queste parti che ne contraddistinguono la porosità.

Ma perché la porosità è tanto importante nel caso dei bulbi che pianteremo? Perché è proprio negli spazi tra le parti solide del terriccio che si immettono i microrganismi, così come l’aria e quindi l’ossigeno e tutti i nutrienti disciolti nell’acqua.

Se alla poca porosità aggiungiamo la presenza limitata di materia organica allora avremo un terriccio che va modificato adeguatamente.

Un terriccio compatto presenta scarsa porosità e tipicamente è un terriccio che possiamo ritrovare nelle nostre aiuole in autunno, quando piantiamo i bulbi a fioritura primaverile.

È un terriccio che provoca ristagni ed i bulbi potrebbero riversare in condizioni di eccessiva umidità durante i mesi freddi e di conseguenza marcire.

Durante i mesi caldi invece si spacca facendo in modo che l’umidità degli strati più profondi evapori lasciando le piante completamente all’asciutto.

Io aggiungo una notevole quantità di sabbia e materiali grossolani, le cui particelle quando amalgamate con il resto riusciranno a garantire la famosa presenza di quegli spazi che devono ospitare nutrienti, acqua e ossigeno.

Quando parlo di materiali grossolani mi riferisco a perlite o vermiculite, ideale per un tipo di terriccio nuovo che presenta una buona dose di materia organica fresca ma che poco bada alla porosità.

Come scelgo i bulbi

Accade che durante l’allestimento o la conservazione della bulbosa in vendita, alcune possono essere danneggiate, da temperatura o da trattamenti sbagliati che ne compromettono la fioritura successiva.

Se sono sfusi

Meravigliose ceste di bei bulbi pronti per essere acquistati spesso vengono esposte nei vivai ben forniti.

I bulbi sfusi sono più semplici da controllare ma anche maggiormente soggetti a “difetti” che ne possono compromettere l’integrità.

Verifica che sulla loro superficie non vi siano ammaccature o piccole macchie causate da funghi.

Le infezioni fungine spesso vanno ad intaccare la parte esterna del bulbo e potrebbero compromettere l’attecchimento del bulbo stesso al suolo una volta piantato.

Osserva la parte inferiore del bulbo, è quella non appuntita: devi constatarne l’integrità e la consistenza poiché è da lì che si svilupperanno le radici.

Comprenderai come danno alla parte basale del bulbo assicurano già una totale compromissione e un sicuro insuccesso della messa della bulbosa.

Un bulbo molle è un bulbo già altamente compromesso, che non riprenderà mai la sua consistenza originaria.

Probabilmente sarà marcio o affetto da infezione fungina e quindi scartalo a priori.

La parte esterna deve essere integra e non sfogliarsi al tatto, altro segno di un marciume in atto.

Se sono confezionati

Possiamo trovare i bulbi anche confezionati, spesso sottoposti a maggior controllo ma in altre circostanze venduti in maniera dozzinale nei supermercati.

Anche in questo caso verifica che siano integri e che non presentino principi di deterioramento, come detto, per i bulbi sfusi.

I bulbi confezionati singolarmente a volte contengono della torba: assicurati che non sia umida.

La presenza di torba o segatura permettere una migliore conservazione in fatto di isolamento dalle temperature inappropriate e maggiore secchezza per evitare che possano riversare in condizioni troppo umide che al momento della conservazione possono danneggiare il bulbo.

Tipologia di piantagione

Puoi piantare i bulbi seguendo una tipologia di piantagione differente in base al risultato che vuoi ottenere durante il periodo di fioritura.

Piantagione lineare

Una piantagione lineare è un tipo di impianto in cui i bulbi vengono semplicemente piantati uno accanto all’altro, rispettando distanze e profondità previste in base al bulbo.

Generalmente un bulbo di medie dimensioni va piantato ad una profondità di 7 cm e ad una distanza l’uno dall’altro di 15 cm.

Piantagione a lasagna

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La denominazione a lasagna arriva proprio dalla disposizione dei bulbi in vaso che richiamano molto una lasagna.

I bulbi vanno distribuiti su diversi strati proprio come per una lasagna con un’alternanza tra uno strato di terra e uno strato di bulbi.

Poiché ogni varietà ha un tempo di fioritura diverso, otterrai un vaso con molti fiori che si alterneranno per diversi mesi. 

  • Primo strato

Si parte da quelli più grandi tra quelli scelti poiché la profondità del loro impianto varia proprio in base alla loro grandezza.

Ricorda di posizionarli con la parte puntuta verso l’alto, dalla quale verranno fuori i germogli.

Ricopri con uno strato di terra, così da coprire interamente lo strato di bulbi appena impiantati. Dai qualche colpo al vaso per assestare il terriccio e aggiungi altra terra qualora fosse necessario così da ottenere uno strato più spesso.

  • Secondo strato

È il momento di impiantare i bulbi che hanno una dimensione intermedia tra le tre varietà scelte.

Rispetta la giusta distanza tra i bulbi ed assicurasti che siano alla giusta profondità rispetto alla superficie. Ricopri con la terra e ammassala con qualche colpetto e comincia ad inumidire la terra così che possa cominciare ad ammassarsi e scendere.

  • Terzo strato

È la volta dei bulbi più piccoli, quelli che vanno impiantati ad una profondità minore.

Ricorda che, anche se più piccoli non vuol dire che abbiano bisogno di meno spazio, quindi attieniti sempre alla giusta distanza tra loro. In base al tipo di bulbo che scegli, la distanza tra questi varia.

È la volta dell’ultimo strato di terra, che deve garantire ai bulbi superficiali la giusta copertura per proteggerli dalle temperature estreme.

Nelle zone con climi rigidi, utilizza il pacciame per proteggere il terreno oppure un telo protettivo per mantenere i bulbi al riparo dalle gelate.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.