Talee di Plumeria: come farle per avere più esemplari in giardino

La plumeria, nota anche con il nome di frangipani, è una pianta tropicale molto apprezzata per il suo fascino esotico e il profumo intenso dei suoi fiori.

Diffusa nei climi caldi, è sempre più comune anche nei giardini italiani, dove viene coltivata in vaso o, nelle zone più miti, direttamente in piena terra.

Una delle tecniche più efficaci per ottenere nuovi esemplari è la moltiplicazione per talea, un metodo semplice ma che richiede alcune accortezze per dare buoni risultati.

Imparare a farla correttamente permette di avere più piante senza doverle acquistare, con la soddisfazione di vederle crescere da un singolo ramo. Vediamo insieme come.

Il periodo giusto per iniziare

Il momento migliore per iniziare a fare le talee di plumeria coincide con la tarda primavera o l’inizio dell’estate.

Questo periodo garantisce temperature sufficientemente alte e giornate luminose, condizioni ideali per stimolare la formazione delle radici.

In questi mesi la pianta è in piena attività vegetativa e reagisce positivamente alla moltiplicazione. È bene evitare l’autunno e l’inverno, quando la plumeria entra in riposo e lo sviluppo radicale sarebbe compromesso.

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Come scegliere la talea

Per ottenere una talea efficace, è fondamentale selezionare un ramo sano, non troppo giovane ma nemmeno troppo vecchio.

I rami che hanno già lignificato, ovvero quelli un po’ più duri ma ancora vitali, sono i più adatti.

Una volta individuato il ramo giusto, effettua con un taglio netto e obliquo, utilizzando un coltello o una cesoia ben disinfettata.

Dopo il taglio, la talea non va interrata subito, ma deve essere lasciata ad asciugare in un luogo ventilato e all’ombra per almeno cinque o sei giorni. In questo tempo la ferita formerà un callo protettivo che aiuterà a prevenire il marciume una volta messa nel terreno.

Terreno adatto da scegliere

Una volta che la parte tagliata si è cicatrizzata, puoi ora piantarla. È importante utilizzare un substrato molto drenante, in grado di evitare i ristagni d’acqua.

Un terreno troppo compatto o ricco di umidità può facilmente portare alla morte della talea. Dopo averla interrata per qualche centimetro, non si deve annaffiare troppo: l’umidità va mantenuta costante ma mai eccessiva.

La talea va poi sistemata in un luogo luminoso, al riparo dal sole diretto nelle ore più calde, per favorire un radicamento graduale.

La formazione delle radici

Le prime settimane sono decisive. Durante questo periodo, anche se la talea sembra ferma, sotto il terreno iniziano a svilupparsi le prime radici.

È importante resistere alla tentazione di controllare, perché qualsiasi movimento potrebbe danneggiarle.

In genere, le radici iniziano a formarsi dopo tre o quattro settimane, ma nei climi meno caldi o in condizioni non ottimali può volerci anche un po’ di più.

Quando si nota la comparsa di nuove foglioline all’apice, è il segnale che la talea ha attecchito correttamente e sta crescendo.

Trapianto e cure successive

Quando la talea mostra segni evidenti di crescita, è il momento di trapiantarla in un vaso più grande o, se il clima lo consente, direttamente in giardino.

La plumeria ama il sole, ma bisogna introdurla gradualmente alla luce diretta per evitare stress. Il terreno deve continuare a essere ben drenato, magari con l’aggiunta di sabbia o pomice.

Anche se la pianta comincia a crescere, è bene non esagerare con l’acqua, soprattutto nei primi mesi. Una concimazione leggera, specifica per piante fiorite, può aiutare a stimolare una crescita equilibrata.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.