La gestione dei materiali infetti e malati a seguito delle potature è una faccenda da non sottovalutare.
Ne va della salute del resto del nostro giardino e dell’ambiente.
È bene sapere cosa fare perché tutti ci ritroviamo a gettar via materiale malato e infetto delle nostre piante e sapere come farlo ne modo corretto può evitare lo sviluppo di un focolaio di infezioni che possono radere al suolo il nostro intero giardino.
COSA SCOPRIRAI
Compostaggio
Utilizzare i materiali di scarto a seguito delle potature per il compost è possibile ma non in tutti i casi.
I cassonetti raramente raggiungono temperature sufficienti per uccidere gli agenti patogeni, sono adatti per lo smaltimento di materiale infetto da alcune malattie meno persistenti.
Le comuni malattie fungine fogliari come oidio e ruggine di solito non possono sopravvivere a lungo una volta che il materiale vegetale si è completamente degradato.
Ciò è particolarmente vero se l’infezione è stata rilevata precocemente, prima che l’agente patogeno abbia avuto il tempo di produrre spore o strutture resilienti.
Le strutture dovrebbero raggiungere temperature in grado di uccidere la maggior parte delle malattie. Il cumulo di compost deve raggiungere una temperatura di almeno 60 gradi.
Dovrebbe essere aerato e rivoltato per consentire la decomposizione di tutta la materia presente con la penetrazione dell’ossigeno.
Per eliminare le spore fungine, questa temperatura ideale dovrebbe essere mantenuta per almeno dieci giorni.
Sepoltura
Si tratta di un modo semplice e sostenibile di gestire in loco del materiale malato.
Ad esempio, foglie infette da malattie fogliari come fumaggine e frutti che soffrono di marciumi.
Trova un sito in terreno nudo tra gli arbusti o in un orto e seppellisci il materiale ad almeno 30 cm di profondità in modo che non venga dissotterrato da coltivazioni o animali.
Non seppellire materiale infetto da malattie trasmesse dal suolo come la sclerotinia o qualsiasi materiale legnoso lento a decomporsi.
Bruciatura
Il materiale secco e legnoso può essere bruciato in giardini abbastanza grandi in modo sicuro.
Questo è l’ideale per i rami colpiti da cancro e Erwinia amylovora e per le radici legnose infettate dall’ Armillaria .
Tradizionalmente, i falò autunnali annuali sarebbero stati il modo per smaltire il materiale non compostabile, ma tieni presente che bruciare questo materiale non è sempre possibile, soprattutto se ci sono delle norme ambientali da seguire.
Inoltre, lasciare il materiale malato accatastato fino alla notte del falò può essere poco igienico. È obbligatorio seguire le linee guida e fare riferimento alla normativa del posto.
Rifiuto organico
Piantine contaminate e le piccole potature legnose possono essere gettate nei rifiuti domestici, ma a tal proposito vi sono norme che regolamentano lo smaltimento di questa tipologia di rifiuti che variano in base ai siti di smaltimento ed alle provincie di appartenenza.
È sempre opportuno informarsi in merito allo smaltimento di materiali vegetali a seguito di potature nel rispetto delle norme vigenti e dell’ambiente.
Puoi far riferimento al comune di appartenenza o alle isole ecologiche che di sicuro potranno fornirti le informazioni che ti servono nel dettaglio per questa tipologia di smaltimenti.