Quali concimi e fertilizzanti acidofili usare per l’Erica?

Le cure mirate devono esservi senz’altro per quelle piante che definiamo acidofile.

Vi sono delle miscele dedicate esclusivamente a quelle piante che richiedono un pH basso e quindi acido. Questo perché spesso i fertilizzanti generici tendono a modificare il pH del terriccio e per le piante acidofile sarebbe un disastro.

È per questo che occorre usare concimi specifici e ti indico quali scegliere per l’erica.

Che vuol dire acidofila?

È semplicistico dire che è importante conoscere il pH del terreno perché ci sono alcune piante che hanno bisogno una composizione acida e altre di una basica.

Questa distinzione però è pertinente per rispondere alla nostra domanda, poiché la variazione di pH condiziona la solubilità dei Sali presenti nel terreno.

In pratica alcune componenti si disciolgono nel terreno solo se c’è una composizione acida o basica.

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Il calcio e il magnesio, ad esempio, si sciolgono solo in soluzioni basiche, il ferro il manganese e il rame sono in quelle acide.

Per capirci, parliamo di un pH acido se il valore va da 0 a 5, misurabile con apposite cartine tornasole per essere precisi.

Le piante acidofile sono quelle che prosperano in un tipo di terriccio detto acido in base ai parametri sopra citati. Tra le piante acidofile comuni non possiamo non citare Rododendri, Azalee, Camelie e Ortensie, e ovviamente l’erica.

Concimi fai da te

Puoi realizzare i concimi che ti occorrono, anche se fai da te sono specifici per questa tipologia di pianta.

Cornunghia

Si tratta di un fertilizzante di origine animale con un elevata percentuale di azoto.

I principi nutritivi vengono rilasciati in modo graduale, perciò rientra in quei fertilizzanti definiti “a cessione lenta”. Essendo un fertilizzante organico, è anche un ammendante, cioè in grado di modificare la composizione del terriccio.

Mettere una manciata di questo concime riuscirà ad alimentare la pianta per molti mesi.

Scarti vegetali

La maggior parte dei concimi biologici sono realizzati con scarti di lavorazione vegetale, ad esempio quello realizzato con scarti della lavorazione della barbabietola da zucchero.

È possibile reperire questo genere di fertilizzanti nei migliori vivai. in questo caso il dosaggio non deve preoccuparti poiché anche se si eccede la pianta non brucia.

Macerato di ortiche

Le ortiche che crescono come erbacce nel tuo giardino possono fare al caso tuo, aiutandoti a realizzare un concime ricco di magnesio e azoto.

Raccogli le ortiche e mettile in un contenitore con coperchio e ricoprile interamente con l’acqua. Per ogni litro d’acqua ti occorreranno almeno 100g di ortiche. Lasciale macerare per almeno 20 giorni.

Trascorso il tempo necessario, inizierai a vedere che l’acqua ha assunto un colore verdastro. A questo punto, quando il macerato è pronto, togli le ortiche innaffia l’erica.

Compo per acidofile

Io utilizzo una miscela Compo, specifica per quelle piante acidofile per eccellenza ma non vuol dire che non possa essere usato per tutte quelle piante che necessitano di un terriccio acido.

La composizione non modifica il terriccio ma lascia inalterata la composizione chimica consentendo il massimo assorbimento da parte delle piante coinvolte dei nutrienti.

Il concime minerale liquido è arricchito con ferro, dal dosaggio facile e dalla cadenza specifica rispetto alla somministrazione in base al periodo dell’anno.

Concime granulare Fito per ortensie

Il brand Fito ha trovato la formula adatta per un concime specifico per ortensia con un elevato contenuto di azoto.

Questa formula rispetta l’esigenza dell’erica di acidità, favorendo un’ottima radicazione rilasciando gradualmente i nutrienti necessari.

Utilizza anche un terriccio apposito che possa apportare nutrienti specifici

Nella scelta degli elementi appropriati per la creazione di una miscela adeguata alle piante che prosperano solo con terricci acidi, Compo Sana ha selezionato nella presentazione due piante che non possono non avere un terriccio acido.

Sono infatti le piante acidofile per eccellenza che necessitano di una composizione ricca di torba di qualità con la caratteristica di averle miste ad un attivatore radicale, per la crescita di un apparato radicale più sano.

Solo così le radici potranno assorbire quanto più possibile il nutrimento disciolto in gran misura proprio grazie alla composizione chimica acida del terreno di alcuni elementi principali.

Vi aggiunge il guano, un elemento organico che è il segreto del successo di una miscela tanto preziosa per le acidofile in nostro possesso.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.