Consulta questa Guida per capire se per le Piante Grasse è meglio stare dentro o fuori casa

Se ti stai chiedendo quale tipo di ambiente può giovare alla tua nuova pianta grassa, se quello interno o esterno, puoi prestare attenzione ad alcuni accorgimenti per compiere questa scelta.

Generalmente le piante grasse prosperano maggiormente all’esterno ma ci sono alcune eccezioni.

Oltre alle eccezioni ci sono alcune cose che puoi fare per assicurarti che una pianta grassa stia bene in casa.

Vediamo in che modo capire se una pianta grassa sta meglio all’interno o in un ambiente esterno.

Decidi in base alla pianta

Coltivare piante grasse all’esterno o in casa può essere un bel dilemma ma se conosci le caratteristiche della pianta ti sarà facile scegliere.

Tutto sta nel combinare le disponibilità dell’ambiente con le esigenza della pianta, creando un incastro perfetto.

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Quali coltivare in casa?

La casa spesso racchiude un’aria calda e secca e questo può essere un buon indicatore per scegliere quelle piante grasse che vi resistono.

Verti ad esempio per le cactacee oppure per la famiglia dell’agave.

Tra le più scenografiche c’è senz’altro la Mammillaria, tonda e caratterizzata da splendidi fiori colorati, ma anche l’Echinocactus e le succulente carnose come l’Echeveria.

Se preferisci una pianta grassa che fiorisca e disponi di una zona ben luminosa c’è il cosiddetto cactus di Natale.

Immancabile in appartamento è anche la Lingua di suocera, e l’Astrophytum, dalla forma a stella e con i fiorellini gialli.

Quali coltivare all’esterno?

In questo caso molto dipende proprio dalla zona geografica in cui vivi e dagli inverni, se rigidi o meno.

Puoi regolarti scegliendo di coltivarle in vaso se gli inverni sono eccessivamente rigidi, così da spostarle all’occorrenza e proteggerle. 

Inoltre, dovrai stare attento anche a posizionarle in un luogo un po’ riparato, così da proteggerle meglio dalle intemperie.

Le varietà di sedum, caratterizzato da un fogliame splendido o anche il sempervivum possono essere le più adatte per ogni genere di esterno e zona geografica.

Anche le molte varietà di aeonium con il suo colore violaceo assieme all’aloe vera con i suoi fiorellini gialli possono essere ottime scelte.

Se vuoi tenerle in casa

Anche se ci sono alcune specie di piante grasse più adatte di altre è sempre bene prestare attenzione ad alcuni accorgimenti per far si che la casa sia un ambiente consono.

Tanta luce

Una pianta grassa non può fare a meno della luce, che sia diretta e brillante.

L’ideale è esporla ad una luce proveniente da una finestra a sud, dalla quale penetra la luce più brillante e per molte ore al giorno.

Ancora meglio se questa luce è diretta, che possa garantire alle foglioline carnose la possibilità di godere di almeno 6 ore di luce al giorno.

Dosa attentamente le innaffiature

Una pianta grassa ha la capacità di immagazzinare molta acqua.

Se coltivata in casa, ha meno occasione di attingere alle sue riserve d’acqua poiché non solo il terriccio tenderà ad asciugarsi molto lentamente ma la temperatura di certo non sarà come quella esterna, durante le ore più calde del giorno.

Dirada di molto le innaffiature e assicurati che tra un’innaffiatura e l’altra il terriccio asciughi completamente. Lascialo secco per almeno 1 settimana e poi innaffialo con moderazione.

Conferisci loro un terriccio super drenante

In casa le temperature non sono calde come l’esterno, e quindi il terriccio non sempre asciuga in fretta.

Il terriccio deve avere comunque la possibilità di asciugare in tempi brevi altrimenti le radici marciranno.

Sostituisci il terriccio con una miscela adeguata, realizzata appositamente e assicurati che il vaso non sia di grosse dimensioni.

Un vaso grande contiene più terriccio e le grandi quantità di terriccio faticano ad asciugarsi in fretta, restando umido intorno all’apparato radicale.

Evita le stanze più umide della casa

Le piante grasse non apprezzano l’umidità elevata, anzi potrebbe comprometterne la salute.

Ci sono stanze della nostra casa particolarmente umide come il bagno o a tratti anche la cucina, nelle quali i vapori sono all’ordine del giorno.

Un ambiente secco ed asciutto potrebbe essere l’ideale, tale da riuscire a replicare le condizioni che la pianta vive in natura.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.