Una pianta grassa piena di grandi fiori rotondi, simili a margherite: è la barba di Giove.
Questa pianta, il cui vero nome è Drosanthemum hispidum, coniuga la resistenza, tipica delle piante succulente, alla fioritura delle più belle piante da giardino. Due motivi che la portano ad essere molto amata e diffusa.
Eppure capita che i fiori facciano fatica a sbocciare o non sboccino affatto: ci ritroviamo, così, una barba di Giove folta e completamente verde, senza i suoi classici fiori rosa-viola.
Quali sono le cause dell’assenza di fiori?
Scopriamole insieme e vediamo quali sono le soluzioni che possiamo adottare.
COSA SCOPRIRAI
Periodo di non fioritura
Innanzitutto è importante conoscere la nostra pianta e capire qual è il suo periodo di fioritura.
Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!
Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Normalmente, la barba di Giove comincia a fiorire verso la fine della primavera e la fioritura si protrae fino al mese di ottobre.
Se, quindi, siamo al di fuori di questo periodo e la pianta non fa fiori, non allarmatevi: dovrete semplicemente attendere il periodo adatto.
N.B: ovviamente il periodo di fioritura può cambiare a seconda delle temperature medie stagionali. Se la primavera è abbastanza calda, la barba di Giove può cominciare a fiorire già a marzo-aprile.
Troppo vento
Una delle principali cause dell’assenza di fiori è il troppo vento.
La barba di Giove, infatti, è particolarmente sensibile alle correnti: ecco perché, se tira troppo vento, la pianta può indebolirsi, i fiori possono seccarsi prematuramente e i nuovi boccioli non si formano.
Il rimedio? Vi basterà spostare la pianta in un posto più riparato del vostro giardino o del vostro balcone.
In alternativa, quando il vento è più forte, potete coprire la barba di Giove con un telo in nylon.
Eccessive innaffiature
Spesso ci si dimentica che la barba di Giove è una pianta grassa e, come tutte le altre, non va innaffiata troppo.
In particolare, durante i mesi autunnali e invernali, le innaffiature vanno ridotte al minimo o addirittura sospese.
In primavera e in estate, invece, bisogna innaffiare la pianta solamente quando il terreno è secco.
Inoltre, quando innaffiate, fate attenzione a non bagnare mai fiori e foglie.
Carenza di sostanze nutritive
Non dimenticate che per produrre i fiori, questa pianta ha bisogno di una grande quantità di sostanze nutritive.
In caso di carenza, i fiori non sbocceranno o saranno davvero pochi.
Importante è concimare la pianta nel modo e nelle quantità giuste. Scegliete un concime o un fertilizzante ad alto contenuto di azoto e potassio: l’ideale è che sia liquido, così che possiate diluirlo nell’acqua di innaffiatura.
Un’alternativa naturale? La bucce di banana: queste, infatti, sono ricche di potassio. Potete tagliarle in piccoli pezzi rettangolari e spargerli sul terreno.
Con il tempo, il terriccio ne assorbirà le sostanze nutritive: la barba di Giove sarà più in forma che mai.
Poca luce
Sembra un accorgimento banale, invece è essenziale: la barba di Giove ha bisogno di molta luce per fiorire.
Se l’avete messa in un luogo ombreggiato o a mezz’ombra, probabilmente questa pianta non fiorirà mai.
Spostate, quindi, la pianta in un luogo molto luminoso: non abbiate paura, le sue foglie sono molto resistenti e difficilmente si bruceranno, anche nelle giornate più calde.
Infestazioni di parassiti
Non è molto frequente, ma può accadere che la barba di Giove venga attaccata da alcuni parassiti, in particolare dalla cocciniglia.
L’infestazione ha come conseguenza un indebolimento generale della pianta che può comportare l’assenza di fiori.
Per risolvere il problema, potete affidarvi a un prodotto specifico oppure provare una soluzione fai da te.
In particolare, potete utilizzare una soluzione a base di aceto bianco (150 ml) e acqua (circa un litro) da spruzzare sulla chioma della pianta.