5 Piante facili da Propagare a costo zero

Le 5 piante di cui parliamo non sono solo comuni ma anche molo facili da propagare.

Questo vuol dire che potrai avere tanti esemplari a costo zero e senza alcun tipo di problema in merito alla riproduzione.

Questo sono di sicuro 5 piante che ti sarà facile propagare e ti spiego come fare.

Pianta ragno

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La pianta ragno si presenta spesso piena di piccoli “ragnetti”, cioè, germogli di falangio attaccati alla pianta madre da un sottile e lungo rametto che li fa pendere verso il basso.

È da questi piccoli germogli che è possibile ottenere nuove piccole piantine di falangio.

Poni il vaso con la pianta madre al centro circondato da piccoli barattoli con acqua.

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I piccoli ragnetti, che hanno già alla base piccole radici aeree, possono espandere queste radici, e per farlo devono attingere all’acqua, quindi essere disposte sulla superficie dell’acqua, stando proprio a pelo d’acqua.

Ti sembrerà di aver disposto tutto a formare davvero un grande ragno, tenendo ciascun ragnetto nel su piccolo vaso con l’acqua.

Solo quando avranno irrobustito e allungato le radici di qualche centimetro potrei sostituire i vasi colmi di acqua con quelli pieni di terriccio, soffice e leggero, che sia umido. In questo caso ti basterà appoggiarli sulla superficie del terriccio.

Dopo almeno 3 settimane, se provando a spostare i ragnetti questi ti sembreranno ben agganciati al terriccio allora potrai finalmente recidere ogni lungo falangio e avrai ottenuto tante nuove piantine senza aver corso il rischio di aver compromesso né i germogli né la pianta madre.

Pothos

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Riprodurre il Pothos è talmente semplice che potresti averne diverse piante in casa con il minimo sforzo.

Generalmente le talee di Pothos possono essere ricavate dalla pianta madre in qualsiasi momento, vista la grande capacità di questa pianta di riprodursi con facilità, soprattutto nelle giuste condizioni.

Il taglio deve essere effettuato lungo l’internodo, cioè nello spazio situato tra due attaccature di foglia.

Assicurati che ogni talea abbia almeno un paio di foglie così che possa essere possibile nell’immediato la fotosintesi che può avvenire soltanto attraverso la foglia che converte la luce in energia.

Ti basterà immergere in acqua il nodo fogliare alla base del taglio. Ti basterà immergere in acqua anche solo un nodo.

Il nodo che andrà in acqua non deve avere foglie o queste, immerse in acqua cominceranno a marcire.

Sostituisci l’acqua almeno ogni due settimane per evitare che possa imputridirsi e far marcire le talee.

Quando le radici avranno raggiunto i 5cm di lunghezza, puoi passarlo finalmente in terra.

Quando le passi in terra devi far in modo che possano adattarsi gradualmente alla nuova condizione, dunque, per il primo mese mantieni il terriccio umido, utilizzando contemporaneamente una miscela drenante ed arieggiata per evitare marciume.

Una volta che le radici del pothos si sono adattate alla terra, la pianta riprenderà a crescere normalmente e bisogna bagnare solo quando il substrato è asciutto.

Oleandro

Ricavare talee di oleandro è semplicissimo se ti affidi a piccoli trucchi del mestiere, per una pianta che non perde mai occasione per ricoprirsi di fiori e resistere alle condizioni più estreme.

Con le cesoie opportunamente disinfettate, scegli e taglia i rametti più giovani, meglio se non ancora fioriti, che abbiano una lunghezza di almeno 10 o 15 cm.

Ripulisci le talee di tutte le foglie, lasciando solo qualcuna in cima così che non possano rilasciare l’umidità attraverso le foglie rimaste.

Una volta ricavate le talee di oleandro dovrai fare in modo che comincino a produrre nuove radici.

Per ottenere questo, riempio un contenitore o una vecchia bottiglia con dell’acqua e immergi la base delle talee per alcuni centimetri.

Occorreranno dalle 3 alle 6 settimane per riuscire a vedere piccole radichette bianche che spuntano dalla parte immersa in acqua.

Quando le nuove radici avranno raggiunto una lunghezza di almeno 3 cm, ci siamo. È giunto il momento di trasferirle in vaso.

Albero di giada

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L’albero di Giada o Crassula ovata è tra quelle piante cosiddette grasse che crescendo verso l’altro ingrossano il tronchetto tanto da assumere l’aspetto di un piccolo albero.

Le sue foglie lussureggianti e carnose spuntano da ogni cima dei rami e il colore verde smeraldo e la loro superficie lucida naturale conferisce a questa pianta bellezza e armonia.

Questa pianta ben si predispone ad essere riprodotta per talea e molti rami accennano a delle piccole radici quando ancora sono attaccati alla pianta madre.

Nel dettaglio, taglia poco dopo il nodo fogliare, cioè quell’anello visibile sul gambo di ogni giada poiché è quello il punto dal quale verranno fuori le nuove radici, dove una volta erano attaccate le foglie.

Per almeno 24 ore lascio asciugare il taglio, , come se cicatrizzasse.

In questo modo evito che possa marcire il taglio a contatto con del terriccio umido e causare infezioni all’intero rametto. Intingo il taglio nella cannella, che per sua proprietà lo disinfetta e ne accresce la possibilità di radicare.

Riempio il vasetto scelto, di dimensioni di un 15 cm di diametro e con le dita faccio un foro al centro del terriccio.

Posiziono delicatamente il taglio nel foro, quindi do qualche colpetto al vaso in modo che il terriccio si compatti intorno al rametto.

Posiziono la talea della pianta di giada lontano dal sole diretto e nebulizzo il terriccio senza innaffiarla di continuo o potrebbe marcire.

Aloe

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L’armonia delle sue foglie allungate non può non essere riprodotta, soprattutto se è possibile farlo in modo semplice e veloce.

L’aloe ben si presta alla riproduzione per talea, se sai in che modo recidere le talee che ti servono. Scegli le cime più giovani e privale delle foglie alla base del taglio.

Esegui un taglio in obliquo così da incrementare la superficie di propagazione. Tieni le talee in un luogo al riparo dal sole mentre le stai propagando.

Puoi mettertele direttamente nel terreno, hai comunque una buona possibilità di veder nascere nuove foglie dopo poco tempo.

Posiziona i vasi in un punto ben illuminato lontano dalla luce solare diretta.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.