Per chi, come me, ha una casa dall’arredamento minimal, l’assenza di colore col tempo può iniziare ad… annoiare! La situazione peggiora quando, con l’inverno, l’intensità della luce diminuisce.
Toni di colore grigi o statici diventano predominanti e l’inverno sembra davvero essere entrato in casa.
Ma ho trovato un modo per alleviare questa tristezza che invade le stanze di casa: mi è bastato portare un po’ di piante tropicali in casa per dare un tocco di colore in più.
Ti dico subito quali sono le piante tropicali che ho scelto io.
COSA SCOPRIRAI
Amarillo
Iniziamo con un tocco di colore intenso che spazia dal rosso al pesca, passando per sfumature crema: insomma, chi più ne ha più ne metta: è il caso dell’Amarillo.
Che dirti su questa pianta se non che, innanzitutto, è una bulbosa: per cui se hai dimestichezza con tulipani e narcisi, è quella che fa al caso tuo per dare un tocco di allegria alla stanza.
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Un consiglio che voglio condividere con te è quello di non tenerlo troppo vicino ad altre piante o potrebbe più facilmente contrarre malattie da fungo di cui è particolarmente fragile.
Guzmania
Di pianta tropicale in pianta tropicale: nello sceglierle mi sono davvero sbizzarrito e divertito nel cercare i Paesi di provenienza. Questa viene dall’America Centrale e si chiama Guzmania.
Della Guzmania mi ha colpito la forma un po’ strana: le foglie laterali e il fiore centrale che si staglia verso l’alto.
L’ho messa su una mensola non lontana dalla finestra e quello che mi ha colpito di più è la durata del fiore. Insomma, una volta tanto resistenza e bellezza vanno a braccetto!
Pothos
Nel mio salotto ho scelto che un buon modo per dare un tocco di colore era attraverso eleganti fronde che scendessero dallo scaffale della libreria. Così, ho preso un pothos.
Ne ho comprato uno già abbastanza grande in quanto volevo che le fronde fossero già lunghe ma, come mi hanno spiegato, anche un pothos piccolo può crescere con molta velocità se ben curato.
Il mio pothos è coltivato in acqua, così non devo nemmeno preoccuparmi delle innaffiature, ma solo di cambiare l’acqua ogni paio di settimane.
Un piccolo problema che ho avuto è stato quello di accorgermi un po’ troppo tardi di aver tenuto questa pianta troppo vicina a un termosifone. Il pothos, infatti, ama gli ambienti umidi e, per questo, i termosifoni possono danneggiarla in quanto tendono a seccare l’aria.
Ho risolto facilmente spostando il pothos dall’altro lato della libreria.
Sansevieria
Dopo aver messo una pianta su di uno scaffale, ho subito pensato che la stanza dovesse essere completa con una pianta da poggiare sul pavimento ma che si stagliasse verso l’alto. Beh, la scelta non è potuta che ricadere sulla sansevieria.
Nel mio caso, l’ho messa accanto al divano principale del salotto, ma sono stato fortunato in quanto è un posto non molto lontano dalla finestra.
Pur essendo resistentissima, infatti, la sansevieria cresce meglio se esposta alla luce solare indiretta e non quando messo in un angolo buio.
Di questa pianta sapevo solo che è famosa per essere resistentissima, anche se in realtà ho imparato che può avere dei punti deboli e che va coltivata comunque e sempre con la dovuta attenzione.
Monstera
Nonostante avessi già messo due nuove piante tropicali in casa, sentivo che c’era qualcosa che mancava, come se a un quadro all’apparenza già perfetto mancasse solo un’ultima pennellata. Per questo, ho scelto di prendere la monstera.
Come nel caso delle piante precedenti, anche la monstera ha delle foglie dalla forma inconfondibile, ma non per questo banali. Ti assicuro che chiunque sia entrato nel mio salotto ha gettato subito uno sguardo a questa pianta, rimanendone incantato.
Coltivarla, certo, è stato un po’ più difficile. Tra le piante che ho elencato è quella che mi ha dato un po’ più di problemi.
Forse la colpa è stata della sua sensibilità alla luce solare: inizialmente, infatti, l’ho messa troppo vicina alla finestra e le sue foglie hanno cominciato a seccarsi. Più precisamente ingiallivano lungo i bordi presentando quelle che mi sembravano vere e proprie bruciature.
Ho poi risolto mettendo la monstera dietro una tendina filtrante che fa sì che la luce sia più tenue e indiretta. La pianta ha recuperato il suo colore sano in poche settimane.