Se il terriccio del tuo Pothos è ricoperto di una Patina Biancastra ecco di cosa si tratta

Il pothos è una pianta particolarmente resistente, per questo la scegliamo per le nostre case. Lo splendido fogliame, spesso variegato, dona a qualsiasi ambiente, un tocco tropicale.

Ma proprio per la sua bellezza e i suoi colori, spesso prestiamo attenzione unicamente alla chioma e non ad altro, come ad esempio lo stato del terriccio.

Se dando un’occhiata al tuo pothos hai notato sulla superficie del terriccio una patina bianca, accertati che non si tratti di qualcosa di dannoso.

Vediamo insieme cosa può essere la patina bianca sul terriccio e cosa fare.

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Si tratta di muffa

Il terriccio è la parte più umida della pianta, quella che si impregna dell’acqua delle innaffiature e che ne trattiene l’umidità per le radici.

Il pothos, essendo una pianta tropicale, apprezza particolarmente un terriccio umido. Spesso tendiamo a posizionare la nostra pianta in un ambiente particolarmente umido come cucina o bagno e questo non fa altro che innalzare i livelli di umidità non solo per il terriccio ma anche per la chioma.

Un eccesso di umidità può causare la presenza di muffa, che si presenta come un sottile strato di lanugine bianca su tutta la superficie del terriccio. A tratti si estende anche su parte degli steli che sono prossimi alla superficie del terriccio.

In questo caso, devi ridurre anche in modo drastico le innaffiature, lasciando passare più giorni tra un’innaffiatura e l’altra così da permettere al terriccio di asciugarsi almeno sulla superficie per provare a debellare il problema della muffa.

Un terriccio affetto da muffa e il segno che l’umidità è troppo elevata persino per una pianta come il pothos che apprezza condizioni umide. Questo potrebbe portare a marciume radicale e quindi a gravi conseguenze per la tua pianta.

L’acqua è troppo dura

Se utilizzi l’acqua del rubinetto per innaffiare il tuo pothos, la patina bianca potrebbe semplicemente essere un deposito di calcare. L’acqua del rubinetto è particolarmente dura, cioè ricca di elementi extra e particolarmente ricca di calcare che si deposita sulla superficie del terriccio dopo ogni innaffiatura.

Questa stessa patina potresti ritrovarla lungo le radici nell’apparato radicale. Questo potrebbe essere molto dannoso per la pianta poiché le radici, ricoperte da calcare, non riescono ad assorbire i nutrienti di cui la pianta ha bisogno. Per questo motivo il pothos potrebbe incorrere in asfissia radicale.

Per ovviare a questo problema potresti provare ad ammorbidire l’acqua del rubinetto con metodi semplici: potresti semplicemente lasciare riposare l’acqua in un catino per una notte dopo averla fatta bollire cosicché i materiali pesanti ed il calcare possano depositarsi sul fondo o dissiparsi.

Micelio

La presenza di una patina bianca potrebbe anche rendere palese l’attacco di un fungo alle radici. Un’infezione fungina potrebbe essere fortemente dannosa per l’apparato radicale causando la putrefazione delle radici e quindi marciume radicale.

Proprio perché il pothos apprezza condizioni particolarmente umide, queste stesse condizioni potrebbero aver favorito la presenza di un’infezione fungina.

Lo strato che vedi in superficie si chiama micelio e non è altro che una sorta di apparato radicale di uno strato parassita fungino che assorbe nutrienti dal terriccio e che potrebbe compromettere la salute dell’apparato radicale.

In questo caso devi necessariamente correre ai ripari rinvasando il tuo pothos, soprattutto se cominci a notare delle conseguenze sul fogliame quali macchie scure o improvviso ingiallimento.

Tira fuori l’apparato radicale e scrolla il terriccio. Con cesoie ben disinfettate pota le radici marce: puoi riconoscerle dal loro aspetto annerito e dall’odore maleodorante.

Cospargi l’apparato radicale con un prodotto adatto per debellare le infezioni fungine e rinvasa il pothos con terriccio nuovo, una buona miscela drenante.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.