L’albero di Giada si mostra sempre pieno di risorse, non da meno risulta la sua capacità di radicare in acqua.
Essendo una crassula, una condizione di alta umidità a contatto con i suoi tessuti può comprometterne l’integrità, e far marcire la pianta in breve tempo.
Se questo accade sai come intervenire per non rischiare di compromettere l’intera talea che tieni in acqua?
Ti spiego come fare per recuperare le talee di albero di giada se parte del gambo è marcio.
COSA SCOPRIRAI
Perché metterlo in acqua?
Vista la sua capacità di emettere radici, uno dei metodi per consentire ad una singola talea, cioè una porzione di ramo, di emettere radici è quello di tenerla in un barattolo con dell’acqua.
In questo modo ti assicuri che la talea abbia radicato e accresciuto le sue radici fino al punto in cui abbastanza mature possano essere trasferite in terra.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Solitamente le piccole radichette bianche non tardano ad arrivare e consolidarsi ad almeno 4 settimane dalla messa in acqua del gambo della talea in questione.
Cosa è stato a farlo marcire?
Non dimentichiamo che la Giada è una pianta grassa e che per questa sua natura ha capacità ritentive notevoli.
I suoi tessuti, proprio per consentire alla pianta di sopravvivere al suo ambiente d’origine, ostile in fatto acqua, hanno trovato il modo, come per tutte le piante grasse, per trattenere i liquidi.
Per questo motivo, condizioni eccessivamente umide potrebbero portare a marciume i tessuti a contatto con l’acqua.
Inoltre, potresti aver disposto le talee in modo errato nell’acqua, immergendo per intero il gambo.
Potresti non aver mai cambiato l’acqua rendendola putrida e un ambiente che ospita volentieri infezioni fungine.
Potresti aver selezionato talee già malate che non hanno fatto altro che imputridirsi al solo contatto con l’acqua.
Potresti non aver lasciato asciugare il taglio della talea dopo averla prelevata e messa direttamente a contatto con l’acqua.
Come recuperare la talea?
Tira fuori la talea dal barattolo colmo d’acqua e con una cesoia ben disinfettata taglia via ogni componete marcia, gambo e radici annesse.
Lascia la talea in questione asciugare e cospargi il taglio e le parti umide con della cannella, un disinfettante naturale che può aiutare a cicatrizzare il taglio effettuato.
Tienila lontana dall’acqua per almeno due giorni prima di riprovare a farla radicare.
Regole preziose per far radicare la tale in acqua
Assicurati che la talea non sia completamente immersa ma che solo la base del taglio per massimo un paio di cm sia a contatto con l’acqua.
Mantieni pulita l’acqua sostituendola ogni due giorni, per evitare che si formino muffe.
Scegli talee sane, le cui foglie non abbiano macchie, la cui consistenza sia ideale.
Tieni le talee in acqua fino a che le radici bianche non siano di almeno un paio di centimetri per poi lasciarle asciugare fuori dall’acqua e trapiantarle nel terriccio, dando loro la possibilità di adattarsi al nuovo ambiente.