Come mantenere la Forma dell’Albero di Giada: Potatura e Cura delle Foglie a Settembre

L’albero di giada non va di certo abbandonato a sé stesso solo perché si tratta di una pianta grassa che sopravvive a tutto.

Forma e nuova produzione fogliare vanno supportate e farlo richiede alcune competenze basilari.

Ti spiego come mantenere la forma con potature appropriate e incentivare la produzione a settembre.

Principi basilari per una corretta potatura

Le piante adulte di Giada tendono ad irrobustire il tronco ma più sarà grande e sviluppata in altezza, più le sue foglie saranno abbondanti.

Le foglie di questa crassula sono carnose e più pesanti di una qualsiasi pianta, perciò, gravano sui rami più alti. Per questo motivo la potatura impedisce anche che questi rami si pieghino o che si spezzino per il peso delle foglie.

Se la tua pianta è alta o ha rami lunghi, pianifica la potatura e il taglio di almeno un quarto del ramo, partendo sempre dalla cima.

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Attenzione a non rimuovere più del 25% di rami e foglie della pianta durante la potatura in quanto ciò potrebbe comprometterne il benessere e la resistenza.

Dove effettuare i tagli

Per prima cosa bisogna sapere dove tagliare i rami ed il punto ideale sul quale effettuare un taglio è tra i nodi fogliari.

Segui gli anelli, posti su tutta la lunghezza, che non sono altro che il punto da cui precedentemente nascevano le foglie.

Taglia proprio al centro tra i nodi fogliari: è dal nodo fogliare rimasto che spunteranno nuove foglioline.

Se ti ritrovi ad una biforcazione, cioè in un punto in cui parte anche un altro ramo, e sono entrambi danneggiati, è quello il punto in cui effettuare il taglio, di entrambi i rami che partono da un ramo principale.

Utilizzando cesoie ben disinfettate, pota tutti quei rami che sono ormai troppo compromessi.

Come supportare con nutrienti

A seguito della potatura puoi far in modo di fornire una bella carica di nutrienti affinché possa rinnovare il fogliame con del fertilizzante.

Generalmente non è richiesto per l’albero di Giada ma non costa nulla preparare un fertilizzante liquido fai da te, a base di potassio con bucce di banana oppure ricco di azoto con fondi di caffè.

Si tratta di composti naturali: l’utilizzo che se ne fa può solo giovare alla pianta piuttosto che invece utilizzare concimi di natura chimica che possono bruciare o danneggiare l’intera pianta che non richiede concimi specifici.

Non gettare via i tagli

Visto che hai già rami allungati, perché non utilizzarli per creare nuovi vasi e dare nuova vita per altre piante?

L’albero di giada non ci mette proprio nulla a radicare. Scegli talee sane, le cui foglie non abbiano macchie la cui consistenza sia ideale.

Tieni le talee in acqua fino a che le radici bianche non siano di almeno un paio di centimetri per poi lasciarle asciugare fuori dall’acqua e trapiantarle nel terriccio, dando loro la possibilità di adattarsi al nuovo ambiente.

Assicurati che la tale non sia completamente immersa ma che solo la base del taglio per massimo un paio di cm sia a contatto con l’acqua.

Una volta radicate, basterà inserire i rami nel terriccio e poi le talee faranno tutto da sole.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.