Stai attento a queste 3+1 cose per avere l’Azalea piena di boccioli e fiori

Tra le tante piante che fioriscono in primavera, poche hanno la bellezza dell’Azalea.

Questa pianta, dai fiori simili a piccoli nastri o farfalle, è una vera e propria delizia per gli occhi e può decorare giardini e balconi con i suoi meravigliosi colori.

La sua prima fioritura può avvenire già a marzo, se il mese è abbastanza caldo, ma le più abbondanti si hanno da maggio in poi.

A volte, però, qualche nostro piccolo errore può compromettere la fioritura che può tardare ad arrivare o durare troppo poco.

Scopriamo a cosa stare attenti, quando ci prendiamo cura di questa pianta, per averla sempre piena di boccioli e fiori.

Terriccio basico

Forse non lo sapete, ma l’azalea è una pianta acidofila, ossia predilige un substrato di tipo acido. Qui trovate una lista di altre piante acidofile.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

Un pH inferiore a 6 è un valore importante per garantire fioriture ottimali, lunghe e abbondanti.

Per questo, fate attenzione al terriccio in cui interrate la vostra azalea sia al momento dell’acquisto sia quando rinvasate.

Un trucchetto per rendere il terreno più acido è quello di concimare la pianta con dei fondi di caffè che, col tempo, abbassano il pH.

N.B: quello dei fondi di caffè è comunque un rimedio blando che serve solo a migliorare l’acidità di un terreno quando questo non è eccessivamente basico.

Avete appena acquistato un’azalea? Ecco cosa dovete fare una volta a casa.

Luce eccessiva

Comprata una piantina di azalea, in molti fanno l’errore di collocarla subito sul balcone o in giardino in pieno sole, convinti che questo permetterà alla pianta di mantenersi fiorita a lungo.

In realtà, per quanto resistente, l’azalea può soffrire a causa di eccessive esposizioni alla luce solare diretta.

I suoi fiori e i boccioli possono, infatti, venire danneggiati dalla luce soprattutto nei periodi in cui le temperature sono alte. La conseguenza è che i boccioli cadono prima ancora di sbocciare, mentre i fiori possono “bruciarsi” e cadere.

Mettetela in un luogo dove ci sia luce solare indiretta o mezz’ombra, soprattutto quando è già fiorita: in questo modo, la fioritura durerà più a lungo!

Altri motivi per cui i boccioli possono seccare prima di schiudersi possono essere quelli che trovate qui.

Fiori secchi

I petali secchi fanno parte del normale processo di vita dei fiori che, dopo qualche settimana, iniziano a seccare.

Alcuni, però, non cadono e restano attaccati alla pianta. In questo modo, però, non lasciano il posto ai nuovi boccioli che, alle giuste temperature, continuano a spuntare e a sbocciare producendo altri fiori e prolungando la fioritura.

La soluzione? Eliminate i fiori secchi staccandoli, anche solo con le mani, facendo attenzione a non danneggiare il resto della pianta.

Infestazioni

Quando teniamo l’azalea all’esterno, che sia in balcone o in giardino, è più frequente che questa venga attaccata da insetti o parassiti.

Tra i più comuni ci sono il ragnetto rosso, l’oziorrinco, la cocciniglia e gli afidi. In ogni caso, è preferibile l’utilizzo di un prodotto specifico per allontanarli e debellare così l’infestazione.

Un modo utile per prevenire il loro attacco è quello di spruzzare sulla chioma della pianta un po’ d’acqua (500ml) in cui abbiamo diluito 7-8 gocce di olio di neem.

Scoprite qui tutti gli altri utilizzi di quest’olio!


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".