Capire se il ciclamino è anziano è il primo passo per farlo fiorire sempre

Il ciclamino è una delle piante invernali più amate, noto per la sua eleganza e per la capacità di portare colore anche nei mesi più freddi.

Molti lo considerano una pianta effimera, da sostituire ogni anno, ma in realtà il ciclamino è una perenne robusta che, se curata nel modo corretto, può vivere a lungo e diventare ancora più bella con l’età.

I cosiddetti ciclamini “anziani” sviluppano tuberi imponenti, fioriture più generose e una sorprendente resistenza agli sbalzi ambientali. Conoscerne le esigenze specifiche permette di mantenerli vigorosi e di valorizzarne l’evoluzione naturale nel tempo.

Come cambia un ciclamino con gli anni

Con il passare delle stagioni il ciclamino modifica il suo aspetto, mostrando segni di maturità facilmente riconoscibili. Il tubero, inizialmente piccolo e quasi nascosto, cresce fino a diventare grande, schiacciato e spesso visibile fuori dal terriccio.

Le foglie aumentano di numero e diventano più larghe, mentre la fioritura tende a intensificarsi.

Una pianta adulta può produrre decine di steli fiorali contemporaneamente, creando cuscini colorati molto più scenografici rispetto ai giovani esemplari da vivaio. Questa evoluzione è graduale e rappresenta la naturale risposta della pianta a un ambiente favorevole.

Le esigenze del tubero maturo

Il cuore del ciclamino anziano è il tubero, un organo di riserva che richiede attenzioni mirate. Poiché tende ad allargarsi, è preferibile coltivarlo in vasi più larghi che profondi, riempiti con un terriccio leggero e ben drenato.

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Il tubero non andrebbe mai completamente interrato: lasciare scoperta la parte superiore ne riduce l’umidità in eccesso e protegge dal rischio di marciumi.

Negli anni possono comparire screpolature, zone dure o piccole cicatrici sulla superficie: sono segni normali dell’età e non indicano problemi se il resto della pianta appare sano e attivo.

L’importanza dell’irrigazione controllata

I ciclamini maturi hanno un rapporto più delicato con l’acqua rispetto agli esemplari giovani. Il modo migliore per annaffiarli è dal basso, riempiendo il sottovaso e lasciando che le radici assorbano l’umidità necessaria.

Questo metodo evita che l’acqua ristagni nel centro del tubero, la parte più vulnerabile ai funghi. Un ciclamino adulto preferisce cicli di umidità alternata: il terriccio deve asciugarsi bene prima di una nuova irrigazione, soprattutto nei mesi più freddi.

Una pianta con molti anni può sopportare brevi periodi di siccità molto meglio di un esemplare giovane, grazie alle riserve accumulate nel tubero.

Il rinvaso come cura rigenerante

Un ciclamino anziano trae grande beneficio da un rinvaso periodico, generalmente ogni due o tre anni. Questa operazione consente di rinnovare il terreno, verificare lo stato del tubero e dare spazio alla crescita futura.

Durante il rinvaso devi eliminare le radici secche, alleggerire il terriccio con sabbia o perlite e posizionare il tubero alla giusta altezza, lasciando sempre scoperta la parte superiore. Un terriccio fresco e ben aerato stimola la pianta a produrre nuove foglie più vigorose e fiori più numerosi nella stagione successiva.

Come affrontare correttamente la dormienza estiva

Uno degli aspetti più delicati nella cura dei ciclamini adulti è il rispetto della pausa estiva. In questa fase la pianta ingiallisce, perde foglie e necessita di riposare.

Non bisogna forzarla con irrigazioni abbondanti: il tubero va mantenuto quasi asciutto e il vaso spostato in un luogo ombreggiato e fresco.

Con l’arrivo dell’autunno il ciclamino si risveglia spontaneamente, emettendo nuove foglie e riprendendo il ciclo vegetativo. I ciclamini anziani, più regolari nei loro tempi biologici, mostrano spesso un risveglio più vigoroso e rapido rispetto agli esemplari giovani.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.