Togli il Keiki dall’Orchidea se vuoi propagarla e averne due

Imparare a propagare le orchidee è un modo divertente ed economico per far crescere la tua collezione.

Diverse tecniche collaudate ti permetteranno di produrre più esemplari delle varietà di cui hai cura e proprio in virtù della varietà che cambia la modalità di riproduzione delle orchidee.

Vediamo insieme come riprodurre l’orchidea per avere tanti esemplari.

Tipi di orchidea

Nonostante i molti tipi diversi di orchidee, vi sono solo due modelli di crescita principali: monopodiale o simpodiale. Prima di iniziare la propagazione, è necessario sapere di quale tipo si tratta.

  • Le orchidee monopodiali hanno un unico apparato radicale che non può essere diviso. Sono comunemente propagati attraverso i keiki, che sono piantine che crescono dal fusto fiorito. Tuttavia, alcuni coltivatori riescono a prelevare talee di fusto;
  • Le orchidee simpodiali producono pseudobulbi, che sono simili ai rizomi e possono essere spezzati e rinvasati separatamente in un nuovo contenitore.

Riprodurre orchidee simpodiali

Le orchidee simpodiali sviluppano pseudobulbi, escrescenze bulbose verdi alla base della pianta che si formano su rizomi laterali o terminali.

I bulbi trattengono l’acqua e le sostanze nutritive, fungendo da unità di stoccaggio durante i periodi di tempo secco.

Ogni pseudobulbo ha il potenziale per diventare una nuova pianta e dividerli è un modo abbastanza semplice per far crescere la tua collezione di orchidee. È anche la soluzione più rapida perché la piantina ha già le radici e può iniziare a crescere nel suo contenitore.

Esempi di orchidee comunemente coltivate con pseudobulbi sono Cattleya, Oncidium, Dendrobium, Epidendrum e Laela. 

In questo caso tira fuori l’apparato radicale dal vaso e districa ben le radici.

Individua gli pseudobulbi lungo lo stelo principale e identifica le tue divisioni. È necessario assicurarsi che ogni sezione abbia 2-4 pseudobulbi. Usando potatori sterilizzati o un coltello affilato, taglia via le sezioni.

Rinvasa le divisioni in contenitori con un mix per orchidea fresco. I boccioli dovrebbero sviluppare una nuova crescita entro un mese o due e le nuove piante dovrebbero fiorire l’anno successivo.

Riprodurre orchidee monopodiali

Alcuni tipi di orchidee producono keiki, che in hawaiano significa “bambini”. Sono piante bambine, o propaggini, della pianta madre.

Coltivare keiki è uno dei metodi più semplici per propagare le orchidee.

Le orchidee Dendrobium, Phalaenopsis, Oncidium ed Epidendrum possono tutte produrre keiki.

Quando separo il keiki dalla pianta madre

Nel momento in cui le radici hanno raggiunto almeno 5 cm di lunghezza è il momento di staccare il keiki.

In questo modo eviti che lo strato esterno della radice possa diventare più spesso: questo predispone la radice a stare meglio fiori dal vaso come radice aerea.

Radici giovani invece riusciranno ad ambientarsi in vaso più facilmente.

Come separo il keiki dalla pianta madre

Con un taglierino ben affilato e disinfettato taglio via il keiki dallo stelo.

Lascio che il taglio asciughi almeno per 24 ore prima di invasare la nuova orchidea.

Riempio un vasetto per mini-orchidee, trasparente e forato in più punti anche sul lato con corteccia fine.

Appoggio il keiki nel vasetto senza fare pressione e ricopro con altra corteccia e sfagno, poi con uno spruzzino inumidisci il contenuto del vaso.

A questo punto un ambiente umido nel quale tenere la nuova piccola orchidea è essenziale.

Inumidisco la corteccia solo quando le giovani radici sono grigiastre e assicurale tanta luce brillante ma indiretta.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.