Cosa Fare se le Orchidee Smettono di Fiorire a Settembre

Sappiamo quasi sempre come trattare un’orchidea in fiore ma giunto il mese dove tutto comincia a riposare non ci chiediamo se anche l’orchidea in questo momento, a seguito della fioritura abbia bisogno di qualcosa.

In realtà ha bisogno più di qualcosa, ha ancora bisogno di cure specifiche.

Questo è quello che puoi fare a settembre quando la tua orchidea è ormai sfiorita.

Ripulisci l’apparato radicale

Le radici dell’orchidea sono facilmente visibili poiché tenute in vasi appositi in plastica che consentono di vederne le condizioni.

Se ricoperte da uno strato biancastro, se annerite o danneggiate in qualche punto vuol dire che sono in sofferenza e che questo deve aver fine vista la perdita repentina dei fiori.

Svasa l’apparato radicale, ripuliscilo dalla corteccia presente e umida, utilizza una soluzione fungicida apposito e pota ogni parte marcia.

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Procedi col rinvaso fornendo all’orchidea nuovo substrato.

Rinnova il substrato

Soprattutto durante la fase di fioritura la pianta ha attinto dal substrato tutti i nutrienti di cui aveva bisogno e sarà sicuramente esaurito.

Lo puoi constatare al tatto, se la corteccia si sbriciola tra le mani o è tanto esaurita da restare perennemente umida o eccessivamente impermeabile.

Occorre il giusto mix di materiali porosi e grossolani, che possa fornire all’orchidea quattro elementi essenziali: ottimo drenaggio, ritenzione di umidità, eccellente circolazione dell’aria e lenta decomposizione dei materiali.

Mescola a 2 parti di corteccia di pino 1 parte di sfagno, 1 parte di fibra di cocco e 1 parte di lapilli.

Non smettere di nutrirla

Immancabile è il nutrimento quando parliamo di fioriture. Ma questo non vuol dire che sul finire della fioritura dobbiamo abbandonarle a sé stesse.

Tieni ben presente che l’orchidea per fiorire ha bisogno di una grande quantità di energia e nutrienti, che ha abbondantemente utilizzato ed ora potrebbe risentirne ed esserne sprovvista.

Ricorda che durante la fioritura almeno ogni due settimane puoi servirti sia di fertilizzanti fai da te realizzabili, ad esempio, con bucce di banana, sia di fertilizzanti liquidi da banco da diluire nell’acqua delle innaffiature.

Cosa fare con gli steli sfioriti

Se lo stelo è ancora verde e quindi vivo puoi decidere di potarlo e di ridimensionarlo e così facendo c’è la possibilità che la pianta produca fiori molto prima che, se dovessi aspettare che si sviluppi un nuovo stelo fiorifero.

Cerca un nodo, il punto a cui era attaccato il fiore e taglia appena due centimetri sopra questo nodo, con un taglio netto.

Taglia in obliquo così che, qualora avessi bisogno di nebulizzare per accrescere l’umidità, l’acqua possa sgrondare e non resti sul taglio, rischiando di farlo marcire e creare infezioni alla pianta intera.

La diretta conseguenza di questa scelta sarà quella di avere steli fioriferi abbondanti, e per ogni stelo diversi fiori, ma questi potrebbero essere più piccoli.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.