Tutti gli esemplari di Orchidea che ho comprato sono seccati finché non l’ho messa in bagno

Per chi, come me, è alle prime armi con il mondo della botanica c’è qualcosa di più frustrante di una bellissima Orchidea che comincia a deperire?

Questa pianta, ahimè, è notoriamente abbastanza complicata da coltivare anche se molti ritengono che basti giusto imparare a conoscere i suoi punti deboli per riuscire ad averla sempre perfetta.

Nel mio caso, tutte le orchidee che ho comprato o che mi hanno regalato sono finite per seccare in pochissimo tempo, almeno finché… non ho messo l’orchidea in bagno!

Proverò a raccontarti in breve la mia esperienza.

Le cattive abitudini

Ma partiamo dall’inizio.

Come ti dicevo, tutte le mie orchidee tendevano a seccare in poco tempo per quelli che, ho poi scoperto, erano gravi errori di coltivazione e cura.

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In un caso, con la prima orchidea che ho posseduto ho commesso l’errore di metterla sul davanzale di una finestra che riceveva in pieno la luce del sole.

Questa pianta, però, ama la luce solare indiretta e non quella diretta troppo forte che, in poco tempo, può danneggiare irrimediabilmente la pianta. E, infatti, la mia orchidea ha subito perso i fiori e le sue foglie hanno cominciato a ingiallire.

In un altro caso, avevo messo l’orchidea su un tavolino del salotto. Dopo pochi giorni, ho visto le sue foglie iniziare a diventare via via più sottili per poi, inaspettatamente, staccarsi.

Dopo aver indagato un po’, ho scoperto che avevo tenuto la pianta troppo vicino a un termosifone che, durante i mesi invernali, era spesso acceso. Le fonti di calore artificiale, come i termosifoni, tendono però a seccare troppo l’aria e l’orchidea, che ama l’umidità, comincia subito a deperire.

Il passaggio… in bagno!

Così, dopo alcune esperienze negative, ho spostato l’ultima orchidea in bagno. Inizialmente non potevo crederci: l’orchidea si manteneva fiorita per mesi!

Allora, ho deciso di rendere questa stanza il rifugio permanente dell’orchidea.

Il bagno, infatti, è la stanza più umida della casa. Proprio per questo, è particolarmente adatto all’orchidea che, in base al suo habitat originario, dovrebbe stare in un luogo dove il tasso di umidità superi il 60-70%.

Inoltre, il davanzale della finestra del mio bagno è risultato davvero un posto perfetto per la presenza di un vetro opacizzato che filtra i raggi solari e fa sì che la luce sia indiretta, costante ma non troppo intensa. Insomma, l’ideale per l’orchidea.

E penare che, all’inizio, credevo che questa stanza fosse poco adatta alla pianta!

Cos’è cambiato

Oltre a notare che la fioritura dell’orchidea è durata di più, ho subito capito che l’orchidea era finalmente in un luogo che rispettava le sue caratteristiche naturali.

Anche durante il suo periodo di riposo vegetativo, le grandi foglie basali di questa pianta sono rimaste di un verde intenso e brillante.

Con l’arrivo della nuova primavera, poi, la pianta ha subito iniziato a generare nuovi boccioli. Certo, ho dovuto comunque avere una certa attenzione nel tenere pulite le sue foglie, concimarla con il giusto fertilizzante equilibrato e nell’innaffiare nel modo corretto. A tal proposito, questo video mi è stato particolarmente utile:


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".