Come mai la mia Pachira ha foglie molli e afflosciate?

Nonostante la bellezza della pachira sia per il suo fusto ornamentale intrecciato che per le sue splendide foglie a cinque punte, la tua pianta potrebbe assumere un brutto aspetto per una serie di motivi.

Nel caso di un fogliame rovinato, dall’aspetto cadente verso il basso, molle e scolorito, sarebbe opportuno che ti chiedessi: c’è qualcosa che sto sbagliando nella cura della mia pachira? Quali possono essere le cause della sofferenza della pianta mostrata attraverso il fogliame?

Vediamo insieme in che modo intervenire anche in base alle cause che danneggiano la pianta manifestando foglie molli.

Problema di irrigazione

Nonostante la sua dicitura di pianta acquatica, l’acqua è proprio un tallone d’Achille della pachira. Variazioni nelle innaffiature possono comportare seri danni alla pianta che manifesta la sua sofferenza immediatamente con foglie molli.

Troppa acqua

Un eccesso di innaffiature, soprattutto se la pianta viene coltivata in casa, può essere fatale per la pachira.

Se tenuta nell’ambiente domestico, il terriccio non risente particolarmente delle variazioni di temperatura e spesso non si asciuga velocemente generando problemi alle radici, come il marciume radicale.

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Questo accade soprattutto quando si rispetta un programma di irrigazioni fisso, che non tiene presente dello stato del terriccio al momento dell’innaffiatura.

Dunque, capita spesso che anche se innaffiamo in modo costante una volta a settimana la nostra pachira, il terriccio è ancora umido dall’innaffiatura precedente.

Bisogna necessariamente evitare che diventi zuppo e fare in modo di testare prima l’umidità del terriccio e solo se quest’ultimo presenta i primi centimetri dalla superfice secca, dare acqua.

Poca acqua

Preoccupati dalla minaccia della fragilità delle radici e delle loro suscettibilità al marciume radicale, potremmo aver diradato troppo le innaffiature e aver costretto le radici in sofferenza, in un terriccio secco per troppi giorni.

Questo automaticamente si riversa sul fogliame che si presenta cadente e molle, quasi come se fosse privo di forze. È inevitabile che il fogliame ne risenta ma bisogna intervenire immediatamente con un’innaffiatura abbondate nel caso in cui questo si verifichi.

Per arrivare a questo punto vuol dire che la pianta è stremata e va rivista la frequenza con cui noi innaffiamo.

Marciume radicale

La pachira acquatica è una pianta particolarmente suscettibile al marciume radicale. Proprio per questo motivo bisogna capire, nel caso si verifichi, quali possono essere le cause.

Una prima causa potrebbe senz’altro essere l’eccesso di innaffiature, la causa più comune per questo tipo di pianta.

Tuttavia, il marciume radicale può essere anche la conseguenza di un’infezione fungina che attacca le radici sia a causa dell’eccesso di umidità e quindi causando la putrefazione delle radici, sia causata dall’eccesso di innaffiature.

È difficile stabilire cosa viene prima, ma certamente è possibile intervenire in un unico modo: trattando le radici e poi rinvasando.

Nel caso di marciume radicale devi dare un’occhiata alle radici: potresti riconoscere e potare via, con cesoie ben disinfettate, quelle che sono marce, dall’aspetto annerito e dall’odore sgradevole.

Utilizza un prodotto fungicida su tutto l’apparato radicale e lascialo fuori dal vaso per qualche giorno in modo che il fungicida faccia il suo dovere e che l’apparato possa asciugare per bene.

Solo dopo potrai provvedere al rinvaso, utilizzando un terriccio nuovo e un vaso ben disinfettato.

Ambiente secco

Nonostante la sua resistenza la pachira, soprattutto in inverno, può mostrare segni di sofferenza alle foglie se si trova in un ambiente troppo secco.

Questo accade se si trova nei pressi di un termosifone o sotto il getto di aria calda di un condizionatore poiché questi dispositivi, così come anche caminetti e stufe, seccano irrimediabilmente l’aria.

Sarebbe opportuno che tu spostassi la pachira e che contribuissi ad aumentare l’umidità intorno alla chioma nebulizzandola con uno spruzzino, con acqua distillata e non calcarea, come quella del rubinetto.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.