Non riuscivo a far crescere la Nanouk finché non ho curato di più le sue foglie

Lo ammetto: le piante strane e un po’ inusuali nell’aspetto hanno per me un grande fascino. Così, in passato, mi sono cimentato nella coltivazioni di piante non certo conosciutissime.

Tra queste ho provato a prendermi cura anche della Nanouk, il cui nome completo è tradescantia nanouk, celebre per le sue foglie dalle striature rosa.

Nonostante il vivaista mi avesse assicurato che fosse molto semplice da coltivare, però, questa piantina mi ha dato un po’ di filo da torcere, soprattutto per la lentezza con cui tendeva a crescere.

Ho risolto curando di più le sue foglie. Ma lascia che ti racconti meglio com’è andata.

Le difficoltà iniziali

Dopo aver acquistato la mia nanouk, ho provato subito a informarmi sulle sue necessità e su come fare per prendermene cura in modo ottimale.

Certo, il mio errore è stato informarmi un po’ genericamente online, senza chiedere consiglio a un vero esperto.

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In generale, avevo scoperto che questa pianta va innaffiata con molta moderazione, preferisce ambienti chiusi dove le temperature non siano particolarmente fredde e ha bisogno di una buona esposizione solare ma evitando la luce diretta nei giorni troppo caldi per evitare bruciature.

Poco o nulla avevo scoperto sulla cura delle foglie. Così, la mia nanouk cresceva abbastanza lentamente.

I primi consigli

Come ti dicevo, la mia nanouk cresceva con estrema lentezza, anche durante i mesi primaverili ed estivi quando il caldo avrebbe dovuto stimolare la pianta a crescere più in fretta.

Seguendo i consigli del mio vivaista ho innanzitutto iniziato a potare la pianta agli inizi del periodo primaverile. In particolare, con l’aiuto di cesoie ben pulite, ho tagliato le parti finali deglisteli con foglioline più secche o ingiallite nonché tutti gli steli ormai completamente secchi.

Inoltre, ho preso la buona abitudine di prendermi cura delle sue foglioline, pulendole con una certa assiduità.

Come ho fatto? Semplice anche per una persona un po’ pigra come me! Ho sciolto un po’ di sapone di Marsiglia (circa 20-30 grammi in scaglie) in 500ml d’acqua distillata.

Poi, con un batuffolo di cotone imbevuto, ho passato il tutto sulle foglioline. Certo, ci vuole un po’ di pazienza e un po’ di costanza. Diciamo che il tutto andrebbe ripetuto ogni 10-15 giorni. Importante, però, è lasciare le foglioline appena umide ma non bagnate.

I risultati

Dopo aver messo in pratica le buone abitudini cui ti accennavo nel paragrafo precedente, la nanouk non ha perso tempo a manifestare i primi cambiamenti.

I suoi steli si sono allungati e le foglioline sono cresciute e si sono moltiplicate. Ovviamente non è avvenuto tutto in pochi giorni: è stato necessario prendersi cura nel modo giusto della nanouk per un po’ di settimane. Ma la differenza è stata netta.

Col potare la pianta nel periodo giusto, ossia agli inizi della primavera, si stimola la stessa a produrre nuove foglioline anche con l’aiuto dell’aumento delle temperature.

Con la pulitura delle foglie, si facilità l’attività di fotosintesi della pianta rimuovendo eventuali patine di polvere che potrebbero formarsi sulla loro superficie e si aumenta un po’ il tasso di umidità percepito dalla pianta andando a stimolare la sua crescita.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".