Datura, come curare la tromba degli angeli

Circondata da un alone di bellezza e misticismo, la Datura è una delle piante più amate per decorare gli esterni, in particolare i giardini.

Normalmente viene anche detta stramonio (che è in realtà la specie più comune di questo genere di piante), ma tutti la conoscono con l’espressione di tromba degli angeli.

I suoi fiori a campana, infatti, sembrano eleganti e bellissime campane, di solito di colore bianchissimo o giallo.

Ma è semplice coltivare questa pianta ed è vero che si tratta di una pianta velenosa?

Scopriamo insieme come curare, in modo efficace e sicuro, la tromba degli angeli.

Caratteristiche

Famosa per le sue particolari caratteristiche, la datura ha molte varietà e particolari esigenze.

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Importante è conoscerle per poter curare la nostra pianta al meglio.

Varietà

Con la parola datura ci riferiamo, in realtà, a un genere di piante originarie dell’Asia e dell’America.

La più diffusa e utilizzata come pianta ornamentale, è sicuramente la Datura stramonium, o stramonio, caratterizzata da fusto molto alto, foglie dentate e fiori bianchi a forma di trombetta.

Famosissima, però, è anche la Datura metel, detta tromba del diavolo, i cuoi fiori sono bianco-violacei.

Comune è, poi, la Brugmansia arborea, alta fino a 5 metri e con fiori bianchi tendenti al giallo.

Avvertenze: tutte queste specie sono altamente tossiche per l’altra concentrazione di alcaloidi allucinogeni e atropina. Quindi, queste piante vanno tenute fuori dalla portata dei bambini.

Esposizione

La datura ama la luce: mettetela, quindi, in un luogo soleggiato.

Non ama particolarmente il vento. Inoltre, essendo una pianta subtropicale, non ama le temperature particolarmente rigide. Ma è comunque molto resistente.

L’ideale è una temperatura che non scenda mai sotto i 6 °C.

Fioritura

La fioritura si ha nel periodo compreso tra luglio e ottobre: i fiori restano chiusi durante il giorno, per aprirsi poi durante le ore notturne.

Proprio di notte, quando si aprono, i fiori emanano un intenso e piacevole profumo.

Di solito, questa pianta produce anche un frutto, simile a una noce spinata. Per questo, viene detta anche noce spinosa.

N.B: anche il frutto è velenoso e non va mai ingerito.

Coltivazione e cura

Quali sono i segreti per una datura rigogliosa? Scopriamolo, tenendo conto delle sue particolari e specifiche esigenze.

Terreno

Il terriccio in cui coltivate la vostra datura ha un ruolo molto importante nel determinarne la crescita e il benessere.

Scegliete un terreno soffice e ben drenato: la datura, infatti, teme i ristagni idrici.

N.B: ricordate che potete tenerla a terra o in vaso. In quest’ultimo caso, scegliete vasi di adeguate dimensioni.

Innaffiature

Essendo una pianta sub tropicale, la datura ha bisogno di molta acqua.

Innaffiate con frequenza, anche una volta al giorno, soprattutto nei mesi caldi e durante la fioritura.

In inverno, invece, innaffiate con molta moderazione. Fatelo, solo quando il terreno appare ormai asciutto.

Per le innaffiature, scegliete preferibilmente l’acqua piovana piuttosto che quella del rubinetto.

Concimazione

La concimazione non è essenziale: questa pianta cresce spesso anche spontaneamente e senza necessità di troppi interventi esterni.

Se volete, però, fioriture abbondanti, potete concimare due volte l’anno (preferibilmente a inizio primavera e in estate) con del concime a lenta cessione.

Se scegliete, invece, un altro concime, seguite le indicazioni fornite sulla confezione o indicate dal venditore.

Potatura

Normalmente, questa pianta va potata quando sta crescendo troppo e rischia di diventare infestante.

Potatela dopo la fine della fioritura (quindi quasi in inverno), provando a lasciarle comunque una forma armonica.

Un altro periodo adatto alla potatura è, invece, la primavera (prima della fioritura).

Riproduzione

Volete riprodurre la vostra datura? Semplice!

Il metodo più veloce è quello della moltiplicazione per talea.

Dovete prelevare dalla pianta, preferibilmente in primavera o in autunno, un ramo delle dimensioni di circa 30 cm.

Poi, mettetelo a dimora in un substrato di torba e sabbia. La talea impiegherà qualche settimana per mettere radici.

A questo punto, spostate il tutto a terra o nel vaso definitivo: la vostra nuova piantina di datura è pronta.

N.B: la datura può essere anche riprodotta per semina, ma si tratta di un procedimento più complesso e non sempre dall’esito positivo.

Malattie e parassiti

Pianta forte e resistente, la datura non è immune da malattie e parassiti.

Molto comuni sono i ristagni idrici: per questo è importante utilizzare terreni ben drenanti e non esagerare con le innaffiature.

Ma frequenti sono anche le infestazioni parassitarie, in particolare di afidi e cocciniglia.

Poiché la pianta è solitamente abbastanza grande, provare a risolvere con rimedi fai da te (come acqua e aceto bianco) non sempre è efficace.

Per risolvere definitivamente utilizzate un prodotto specifico.

Significato e curiosità

Per la sua velenosità, la datura è stata spesso, nel corso della storia, associata alla magia e alle streghe.

I suoi fiori erano spesso utilizzati da sciamani e presunti guaritori.

Oggi, il suo significato si rifà alla bellezza dei fiori ed è associato all’amore, ma anche alla brevità della giovinezza.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".