Perché i boccioli dell’Azalee si seccano prima della fioritura

Fare a meno dei fiori sull’azalea è difficile visto l’impegno e l’attesa che contraddistingua la cura delle piante, soprattutto per quelle con fiori così belli.

Questo è ancora più difficile quando i boccioli ci sono ma per qualche strana ragione non si schiudono ma anzi seccano senza mai aprirsi.

Quando è capitato a me ho dovuto innanzitutto capire perché stava accadendo, quali erano gli errori che stavo commentando e poi ho rimediato in questo modo.

L’esposizione diretta sta bruciando i fiori

A partire da fine aprile, inizio maggio, tieni d’occhio l’esposizione dell’azalea. Io ho dovuto metterla al riparo dalla luce diretta delle ore centrali perché i fiori ancora chiusi mi si seccavano.

Durante le ore centrali il sole diretto è particolarmente cocente e la fioritura dell’azalea deve godere di una luce brillante ma non cocente.

L’ho spostata in una posizione esposta ad est, dove possa godere di luce brillante ma nelle prime ore del giorno così che possa soddisfare il suo fabbisogno di luce.

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Ho usato troppo fertilizzante

Nel tempo mi sono reso conto di aver utilizzato un fertilizzante liquido a rilascio immediato e questo potrebbe aver bruciato apparato radicale e in seguito le foglie e fiori.

Anche le foglie cominciano a seccare o ingiallire? In questo caso va interrotta la concimazione ed il terriccio va lavato ben bene dal fertilizzante.

Io in questo caso ho rinvasato per rinnovare il terriccio così che la pianta possa ritrovare un substrato non troppo saturo.

Quando utilizzi fertilizzanti liquidi devi diluire sempre con più acqua di quanto indicato e somministrarlo alla pianta quando il terriccio è già umido.

Per vitare un’azione così aggressiva puoi utilizzare fertilizzanti a lento rilascio che si degradano molto lentamente nutrendo la pianta senza causare alcun danno.

Ho usato un fertilizzante sbagliato

In un terriccio che si rispetti non devono mai mancare i tre nutrienti essenziali.

In questo caso l’azoto è fondamentale per le foglie, mentre potassio e fosforo sono i principali promotori delle fioriture.

In un terriccio in cui vi è maggiore quantità di azoto, questo inibisce la produzione dei fiori, favorendo invece quella delle foglie.

Puoi utilizzare dei fertilizzanti liquidi fai da te realizzati con bucce di banana, che apporterebbero al terriccio una buona dose di potassio, da alternare le innaffiature.

Puoi utilizzare anche fertilizzanti liquidi da banco ma assicurati di diluire sempre con maggiore percentuale di acqua di quella indicata nelle istruzioni, evitando così di provocare danno alle radici.

Non ha un terriccio abbastanza acido

L’azalea è tra le piante acidofile per eccellenza; quando parliamo di piante acidofile facciamo riferimento ad una pianta che ama che il terreno abbia una composizione chimica di natura acida.

Questo è forse l’elemento più importante affiche la pianta possa fiorire.

Misura il pH

Realizza un misuratore fai da te utilizzando acqua distillata, aceto, bicarbonato e il terriccio della tua azalea.

Versa su due cucchiai di terriccio preso dalla tua azalea un cucchiaio di aceto; se l’aceto comincia a fare delle bollicine vuol dire che il terriccio è basico.

Se non c’è alcuna reazione allora in un bicchiere di acqua distillata versa due cucchiai di terriccio della tua azalea, poi aggiungi del bicarbonato. Se la polvere di bicarbonato fa delle bollicine, il terriccio è acido.

Come acidificare il terriccio?

Spargi fondi di caffè sul terriccio o mescolali ad esso. In questo modo non solo fornirai una buona dose di azoto alla pianta ma abbasserai il pH modificando tuo piacimento la composizione chimica del terriccio.

Aggiungi al terriccio del pacciame a base di corteccia di pino o di abete: questa edue pinte hanno una composizione chimica acida e la loro decomposizione fa in modo di abbassare il pH del terriccio rendendolo più acido.

Puoi inoltre innaffiar la tua azalea con 1l di acqua nella quale avrai spruzzato mezzo limone oppure versato un cucchiaino di aceto.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.