I settembrini, conosciuti anche con il nome botanico di Aster, sono tra le piante più apprezzate per portare colore nei giardini durante le settimane in cui l’estate si avvia verso la fine.
Con i loro fiori dai toni delicati o vivaci e la crescita cespugliosa, riescono a ravvivare anche gli angoli più spenti. Sebbene siano piante piuttosto rustiche, anche loro possono incontrare ostacoli durante il ciclo vegetativo.
Malattie fungine, parassiti e problemi legati alla coltivazione sono frequenti e, se trascurati, possono compromettere l’aspetto e la salute dell’intera pianta.
Vediamo insieme quali sono i problemi più comuni che affliggono i settembrini.
COSA SCOPRIRAI
L’oidio
Tra le patologie più frequenti dei settembrini c’è sicuramente l’oidio, comunemente chiamato mal bianco.
Questo fungo si manifesta con una patina biancastra sulle foglie e sui giovani steli, dando alla pianta un aspetto polveroso.
Si sviluppa soprattutto quando le giornate sono calde ma l’umidità notturna resta alta, come spesso accade tra fine estate e inizio autunno.
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Oltre all’aspetto estetico, l’oidio indebolisce la pianta, ostacolando la fotosintesi e riducendo la capacità di fiorire. È importante intervenire ai primi sintomi, ma ancora più importante è prevenire il problema attraverso una corretta esposizione alla luce e una buona circolazione dell’aria tra le piante.
Il rischio dei ristagni d’acqua
Un altro fattore che può minacciare i settembrini è l’eccesso d’acqua nel terreno. Queste piante, pur tollerando bene periodi umidi, soffrono se le radici rimangono costantemente bagnate.
Quando l’acqua ristagna, il primo segnale di disagio è il progressivo ingiallimento delle foglie, seguito da un generale indebolimento della pianta.
Se la situazione persiste, le radici iniziano a marcire e l’intero cespuglio può collassare.
Per evitarlo è importante coltivare gli aster in terreni ben drenati, eventualmente alleggeriti con sabbia o materiale organico, e irrigare solo quando necessario, evitando di bagnare direttamente le foglie.
Afidi
Non sono solo i funghi a causare problemi. I settembrini, specie nei periodi di crescita più attiva, possono essere attaccati dagli afidi.
Questi piccoli insetti si annidano spesso sui germogli e sulla pagina inferiore delle foglie, nutrendosi della linfa e rallentando lo sviluppo della pianta.
Gli afidi non solo debilitano la pianta, ma favoriscono anche la formazione di muffe come la fumaggine, dovuta alla melata che rilasciano.
In alcuni casi possono trasmettere virus. Un controllo regolare è fondamentale per intercettare gli attacchi sul nascere e intervenire in modo tempestivo, con rimedi naturali o trattamenti mirati, a seconda della gravità della situazione.
Evita una crescita disordinata
Anche in assenza di malattie evidenti, i settembrini possono presentare una crescita eccessivamente allungata, disordinata o debole.
Spesso questo comportamento è il risultato di una posizione poco soleggiata o di una pianta che non è stata divisa da troppo tempo.
Con il passare degli anni, infatti, i cespi tendono a diventare troppo fitti e meno produttivi. Una potatura regolare e la divisione dei cespi ogni due o tre anni aiutano a mantenere la pianta vigorosa, stimolando la produzione di nuovi fusti forti e una fioritura più generosa.
Effettua una manutenzione quotidiana
Molti dei problemi che colpiscono i settembrini possono essere prevenuti con piccole azioni quotidiane. Una corretta esposizione alla luce, il rispetto dei tempi di irrigazione, la rimozione dei fiori appassiti e delle foglie danneggiate, contribuiscono a mantenere la pianta sana e forte.
Anche una concimazione equilibrata, soprattutto all’inizio della stagione vegetativa, può fare la differenza, favorendo uno sviluppo armonioso e resistente alle avversità.
L’osservazione attenta e costante permette di cogliere in tempo eventuali segnali di sofferenza, evitando che piccoli problemi si trasformino in danni gravi.