Non esistono mezze misure con l’orchidea: questa pianta non può essere assolutamente trascurata, ma va curata anche nei minimi dettagli per permetterle una vita sana e lunghe fioriture.
Capita, però, che l’orchidea entri in uno stato di sofferenza anche se, all’apparenza, stiamo facendo del nostro meglio per mantenerla in salute.
Spesso, non si tratta di incuria o di trascuratezza, ma la causa è connessa al fatto che non conosciamo alcuni trucchi del mestiere per coltivare questa pianta.
Sapevate, infatti, che forse la vostra orchidea sta appassendo perché non l’avete messa nel vaso adatto?
Sembra un dettaglio inutile, invece scegliere il vaso giusto è fondamentale per la vostra pianta.
Vaso trasparente
La regola d’oro per scegliere il vaso adatto per l’orchidea è, di fatto, una: deve essere trasparente e con fori di drenaggio.
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Materiali
I materiali ideali per il vostro vaso trasparente sono la plastica e il policarbonato.
In realtà, spesso, quando acquistiamo l’orchidea, questa ci viene già venduta in un vaso in plastica trasparente che è adatto al suo primo anno di vita.
Una buona alternativa, però, è data proprio dal policarbonato che è, di norma, più duro e resistente. Inoltre, i vasi in policarbonato hanno di solito forme più eleganti e moderne che doneranno alla pianta un aspetto meno provvisorio rispetto a quanto conferitole dalla plastica.
Vantaggi
Ma quali sono i vantaggi nell’utilizzo di vasi trasparenti e con fori di drenaggio per le orchidee?
Fondamentale è che i raggi solari, diretti e indiretti, arrivino direttamente alle radici sotterranee. Le radici, infatti, hanno un ruolo importante nella crescita di queste piante.
Quando vengono in contatto diretto con la luce solare, diventano più forti e sostengono al meglio l’intera pianta, migliorandone l’aspetto generale e la fioritura.
Inoltre, usando un vaso trasparente, potete rendervi conto più facilmente sia di quando le radici sono ormai cresciute troppo ed è tempo di rinvasare sia di quando sono in sofferenza, magari dopo eccessive innaffiature, e sono a rischio marcescenza.
La presenza di fori di drenaggio, invece, fa sì che l’acqua in eccesso possa essere drenata con facilità oltre a darvi la possibilità di innaffiare la pianta per immersione.
E per il rinvaso?
Come è importante scegliere il vaso giusto, così è essenziale capire quando è il momento di rinvasare l’orchidea.
Normalmente, questa pianta andrebbe rinvasata una volta l’anno, a inizio primavera, cioè in prossimità del suo risveglio dal riposo vegetativo.
In realtà, però, non esiste una tempistica precisa: l’orchidea va rinvasata quando ormai le radici sono cresciute troppo e stanno troppo strette tra le pareti del vecchio vaso.
Per il rinvaso, scegliete un nuovo vaso (sempre trasparente in plastica o policarbonato) leggermente più grande rispetto al precedente (di solito 2,5 cm di diametro in più).
Vasi da evitare
Abbiamo visto quali sono i vasi da preferire per la coltivazione delle orchidee. Quali sono, invece, quelli che non vanno assolutamente utilizzati?
- Vasi in terracotta: la terracotta, oltre a non essere trasparente, è troppo spessa e può impedire alla parte basale della pianta di assorbire l’umidità ambientale.
- Vasi in plastica scura: i vasi in plastica scura, oltre a impedire alla luce di arrivare direttamente alle radici, attirano calore. A lungo andare, possono danneggiare la vostra orchidea.
- Vasi senza fori di scolo: sono da evitare anche i vasi senza fori di scolo alla base, in quanto non permettono il drenaggio dell’acqua favorendo la formazione dei ristagni idrici.
Manutenzione
Ogni vaso ha bisogno di una certa manutenzione così da garantire un habitat ideale all’orchidea.
Che sia in plastica o in policarbonato, pulite il lato esterno almeno una volta la settimana.
Per farlo, potete utilizzare un panno in microfibra imbevuto di un composto di acqua e sapone di Marsiglia (30 grammi in scaglie per ogni 500ml di acqua).
In questo modo, eviterete che il vaso attiri polvere e sporco.