Ti svelo come ho ottenuto un mini Albero di Giada da una talea

Guardare la mia piantina di albero di giada mi mette una serenità che non so pienamente descrivere.

Questa pianta, il cui nome botanico è Crassula Ovata, è una pianta succulenta tra le più diffuse e acquistate. Merito della sua incredibile resistenza e delle sue foglie dalla strana forma rotonda.

Insomma, io la compro davvero da sempre. Questa volta, però, ho voluto un po’ sperimentare e, dalla pianta madre che già avevo, ho ottenuto un mini albero di giada. Ti svelo come ho fatto.

Ricavare la talea

La prima cosa che ho fatto è stata ricavare una talea dalla pianta madre.

In pratica, ho dovuto recuperare un rametto. Anche in questo caso, però, ho seguito alcune regole. Innanzitutto, ho scelto di tagliare una porzione di rametto di circa 8-10 cm e di recidere sotto un nodo, ossia una porzione del rametto da cui può fuoriuscire una foglia.

Per tagliare, mi sono aiutato con delle cesoie, sempre dopo averle pulite con molta cura per evitare il rischio di infezioni.

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Far radicare la talea

Dopo aver ottenuto la mia talea dall’albero di giada, ho passato la parte recisa in un po’ di cannella, sostanza che aiuta a diminuire la carica batterica. Online ho letto che è possibile anche passarla in della polvere radicante per facilitare la comparsa delle radici.

Ho messo la talea in un vasetto con un mix di torba, sabbia e terriccio universale, ho inumidito il tutto e l’ho messo al sole, in una posizione ben illuminata.

Importante è la temperatura che deve essere compresa tra i 20 e i 25 °C: per questo, ti consiglio di provare a moltiplicare l’albero di giada in tarda primavera o in estate. In alternativa, puoi tenere la talea in casa in un ambiente più caldo rispetto all’esterno.

In realtà, ho ricavato più talee e ho messo ciascuna a radicare in un singolo vasetto.

Trapiantare in vaso

Dopo aver atteso qualche settimana, tenendo il terriccio sempre ben inumidito, mi sono accorto che le talee avevano sviluppato delle radici.

A questo punto, ho deciso di trapiantarle in un vaso più grande, di medie dimensioni.

Ho utilizzato del terreno diverso, adatto alla coltivazione delle piante grasse e ben drenante.

Far crescere la piantina

Ora non mi restava che far crescere la piantina, prendendomene cura così come avevo fatto con la pianta madre, ossia l’albero di giada dal quale avevo ricavato la talea.

Certo, per ottenere la forma di un vero e proprio alberello ho dovuto regolarmi con la potatura.

In generale, si può procedere alla potatura dell’albero di giada agli inizi della primavera, eliminando i rami e le foglie che si sono seccati a causa del freddo nel corso dell’inverno.

Tuttavia, ti consiglio di potare la piantina un po’ più spesso se vuoi farle assumere una forma ad alberello di piccole dimensioni, soprattutto durante i mesi estivi ossia quando la chioma cresce di più e con maggior rapidità ed è quindi il periodo più importante per dare una forma alla pianta.

Mi sono sempre regolato tagliando i rami troppo laterali e asimmetrici che avrebbero dato, infatti, una forma troppo cespugliosa alla pianta.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".