Piante Grasse: le più belle e come riconoscerle

Comuni e resistenti è dir poco quando si tratta delle piante grasse che ormai vediamo ovunque ed in qualunque forma o ambiente.

Proprio perché così diffuse, principalmente grazie alla loro proverbiale resistenza e adattamento, potrebbe essere utile saperle distinguere da quelle invece che non sono succulente.

Per distinguerle io seguo queste caratteristiche per poi scegliere quelle più belle e te le presento.

Come riconosco le piante grasse?

Quello che faccio è affidarmi a specifiche caratteristiche per riconoscere le piante grasse, poiché hanno una forma e una morfologia che non lasciano alcun tipo di margine di errore.

Tocco le foglie e se avverto una consistenza gommosa allora si tratta di una pianta grassa.

Molte piante grasse presentano le tipiche rosette, come l’aeonium, che ha foglie raccolte a formare dei piccoli fiori la cui forma ha una funzione precisa: proteggersi dalle temperature estreme.

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Alcune hanno scaglie lungo il fusto per protezione dalle temperature, altre racchiudono i liquidi alla base del fusto o nel corpo centrale, piuttosto che sulle foglie, poche e scarnite.

Spesso un sottile strato di materiale ceroso ricopre le foglie, che viene via facilmente se ci passiamo le dita, rivelando spesso il vero colore della foglia.

Echeveria

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Uno dei vantaggi più significativi di coltivare piante grasse come l’echeveria riguarda senz’altro la sua resistenza e la facilità con cui si adattano a qualsiasi ambiente, in brevissimo tempo.

La loro splendida forma a rosetta, le foglie paffute e la grande varietà di colori conferiscono loro una sorprendente somiglianza con corolle di fiori.

Quando fioriscono in estate, sono sbalorditivi indipendentemente dal fatto che tu abbia o meno il pollice verde.

Si adattano bene ad ambienti luminosi e asciutti, l’importante che non stiano mai con un terriccio costantemente umido.

Il fiore di mezzogiorno

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L’aptenia cordifolia è una pianta erbacea, una succulenta perenne che ha steli striscianti che può essere pendente o rampicante, con le sue foglie a forma di cuore e i suoi fiori dalla colorazione rosa, che si aprono solo durante il giorno.

La sua incapacità di formare steli legnosi la rende perfetta per ricoprire intere aiuole con i suoi steli dal colore verde brillante e le sue foglioline carnose.

Le sue piccole foglie carnose sono di un verde brillante e brillano al sole.

Fagiolo molle

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Il sedum pachyphyllum è una succulenta appartenente alla famiglia botanica delle Crassulaceae. Le sue foglie, sia per la forma che per la consistenza le conferiscono il nome di fagiolo molle. È anche conosciuta con il nome di “dita di Dio” o “pianta delle dita”.

I suoi “fagiolini” dal colore verde pallido hanno la tendenza ad avere punte rosse in inverno se mantenute asciutte e al sole.

In quanto crassula è una pianta che richiede davvero pochissime attenzioni: anzi, si può dire che è del tutto autonoma e particolarmente adatta anche ai principianti.

Barba di Giove

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I suoi fiori e la sua crescita rigogliosa ed indisturbata fa si che il  Drosanthemum hispidum, meglio conosciuto come barba di Giove, possa essere messo in bella mostra sui nostri balconi.

Ha un aspetto cespuglioso e un portamento che a lungo andare diviene pendente, come una cascata che poi si riempie di fiori giganti simili a margherite.

Le foglie sono molto piccole ma fitte sui rami che nel tempo diventano legnosi.

I bellissimi fiori colorati simili a grandi margherite iniziano a spuntare a partire dalla tarda primavera, di solito a fine maggio, e la fioritura prosegue fino al mese di ottobre.

Corona di Spine

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Il suo vero nome è Euphorbia milii ma è comunemente conosciuta come corona di spine per la credenza di alcuni che la corona indossata da Gesù Cristo alla sua crocifissione fosse fatta da steli di questa pianta.

Caratterizzate dalle loro foglie verdi carnose e piccoli fiori che crescono in grappoli.

Stanno benissimo in aiuole e giardini o vasi da balcone ma si adattano molto facilmente e per questo motivo sono le candidate ideali anche per la coltivazione in appartamento.

Quelle perfette per la casa

Nella scelta che opero delle piantine grasse ho scoperto he alcune sono particolarmente adatte per essere coltivate anche in casa.

Alcune sono comuni, altre meno ma trovarle non è difficile.

Mammillaria

Il nome generico mammillaria deriva dal latino mammella che significa capezzolo o tettarella e si riferisce proprio alla sua forma.

Si tratta di un tipo di cactus che ben si presta ad essere coltivato in casa poiché necessita unicamente di tanta luce che è possibile reperire posizionandolo vicino ad una finestra.

Devi garantirgli un’esposizione ben luminosa e se siamo fortunati potremmo vederlo ricoprirsi di fiori grazie alla luce che è riuscita ad assorbire.

Echinocactus

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Comunemente noto come cuscino di suocera, questa varietà di cactus incredibilmente resistente può essere particolarmente adatta per essere coltivata in un ambiente chiuso.

La casa può essere il luogo ideale perché in ogni mese dell’anno di sicuro mantiene una temperatura che è superiore ai 15 ° e nei mesi più caldi garantisce parla pianta una copertura parziale dai violenti raggi del sole.

Fai solo in modo che riceva una luce brillante per tante ore al giorno.

Cactus di natale

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La Schlumbergera, nome scientifico e complicatissimo del più comune cactus di natale, chiamato anche cactus delle vacanze, ben si presta agli ambienti interni e la bellezza dei suoi fiori è uno dei motivi.

Alcuni la chiamano anche pianta granchio poiché i gambi segmentati e carnosi della pianta sono foglie appiattite e leggermente seghettate su ciascun lato si curvano verso il basso e sembrano le zampe di un granchio.

Le foglie si riempiono di fioriture audaci, rendendolo uno spettacolo in pieno inverno. Infatti fiorisce proprio durante le feste natalizie.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.