E’ vero che la Felce cresce meglio in cucina?

Appassionarsi al mondo della felce non è poi tanto difficile. Basta osservare un po’ questa pianta per rendersi immediatamente conto delle sue straordinarie caratteristiche che la rendono una pianta davvero unica nel suo genere.

Certo, coltivarla a volte può essere un po’ più complesso del solito. Siamo infatti un po’ più abituati a coltivare piante di altri generi e specie, non conoscendo quindi le necessità di questa meravigliosa pianta.

Qualche tempo fa, un mio amico che aveva appena acquistato una felce mi disse che questa pianta cresce meglio in cucina. Incuriosito, ho iniziato a documentarmi un po’. Ecco tutto quello che ho scoperto.

Dentro o fuori?

Iniziamo da un’informazione importantissima. Questa pianta va coltivata in casa o all’esterno?

In realtà, entrambe le soluzioni sono possibili. In generale, molte varietà di felce non tollerano il gelo e, quindi, in inverno questa pianta va portata in casa e protetta dalle basse temperature.

Tuttavia, possiamo tenere la pianta in casa (in un posto dove ci sia una buona dose di luce solare indiretta) oppure all’esterno (preferendo tenere la felce in una posizione un po’ ombreggiata).

Il fattore umidità

In realtà, quello che fa davvero la differenza nella coltivazione della felce è il fattore umidità. La felce, infatti, preferisce un tasso di umidità abbastanza elevato, compreso tra il 60 e l’80%: l’umidità alta aiuta a prevenire che le foglie si secchino o si danneggino e mantiene la pianta in condizioni di salute ottimali.

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Per questo, è necessario posizionare e tenere la felce in un posto abbastanza umido.

La cucina è davvero l’habitat ideale?

Proprio per quello che ci siamo appena detti, la cucina rappresenta una stanza privilegiata dove tenere la propria felce.

Di solito, infatti, la cucina è una delle stanze di casa dove il tasso di umidità è più alto grazie ai vapori che si generano dai fornelli. Forse, sotto questo aspetto, è seconda solo al bagno, un altro ambiente ideale dove coltivare questa pianta.

Insomma, la cucina può essere davvero il posto giusto dove coltivare la felce purché ovviamente vengano rispettate le altre condizioni ottimali di cura: una luce non eccessiva, una temperatura medio-alta, assenza di sbalzi di temperatura e, appunto, un buon tasso di umidità.

Alcuni trucchetti per aumentare l’umidità

Se il tasso di umidità a casa non è sufficiente per le necessità della felce, ci sono alcuni trucchetti che possiamo adoperare.

Un buon modo per aumentare l’umidità intorno alla pianta è nebulizzare regolarmente le foglie con acqua a temperatura ambiente. Un’altra tecnica è mettere il vaso su un vassoio pieno di ciottoli e acqua.

Insomma, basta poco per creare l’habitat giusto per questa pianta così da mantenere le sue fronde sane e folte.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".