Tutti i segreti e le caratteristiche del Pothos Vite d’argento

Foglie a forma di cuore con macchioline di un grigio luminoso, quasi argentato: è il pothos vite d’argento, il cui nome botanico è Scindapsus Pictus della varietà Argyraeus.

Lungo fino a 90 cm, questa pianta è una rampicante sempreverde molto diffusa come pianta da appartamento per la sua bellezza e resistenza.

Vediamo quali sono le sue caratteristiche, come coltivarlo e i suoi punti deboli.

Caratteristiche

Iniziamo a conoscere questa pianta scoprendo le sue varietà e caratteristiche principali.

Varietà

In natura esistono molte specie e varietà del genere Scindapsus. Questa varietà in particolare proviene dal sud-est asiatico ed è quindi abituata a un clima caldo e molto umido.

Rispetto al pothos tradizionale è un po’ più lento nella crescita, soprattutto nei mesi freddi. Ciò non toglie che mantiene la stessa resistenza.

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Foglie

Le foglie sono di colore verde scuro, caratterizzate da macchie argentate. Inoltre, hanno anche margini di colore argento.

Hanno una forma un po’ più acuminata rispetto a quelle del pothos tradizionale.

Come coltivarlo

Vediamo adesso quali sono gli elementi più importanti da tenere a mente quando si decide di coltivare questa pianta.

Verso l’alto o “a cascata”

Così come gli altri pothos, anche il vite d’argento può essere fatto crescere come rampicante verso l’alto o “a cascata” con le foglie che ricadono verso il basso.

La crescita è più rapida nel primo caso. Per farlo crescere correttamente verso l’alto, dovrete far sorreggere gli steli da un supporto preferibilmente in sfagno.

Nel secondo caso, scegliete invece un vaso pendente, oppure mettete la pianta su un supporto o un mobile abbastanza alto, da cui può far “ricadere” le sue foglie.

A volte, in caso di pothos pendente, la pianta perde le foglie solo sopra. Ecco come risolvere il problema.

Terreno

Non ha particolari esigenze di terriccio.

L’ideale è mescolare del terriccio universale con un po’ di corteccia e perlite. Il risultato è quello di un terriccio molto drenante che non trattiene l’acqua e fa sì che non si creano ristagni idrici.

Innaffiature

Nei mesi caldi, il pothos vite d’argento deve essere innaffiato più volte la settimana (fino a 3), ma sempre controllando che il terriccio non sia bagnato.

Date nuova acqua soltanto quando il terreno si è ormai asciugato. Inoltre, vaporizzate un po’ d’acqua direttamente sulle foglie.

Nei mesi autunnali e invernali, invece, innaffiate molto più raramente.

N.B: se il vostro pothos fa poche foglie, potete utilizzare uno di questi rimedi.

Punti deboli

Scopriamo insieme anche i punti debili di questa pianta, in modo da riuscire a curarla al meglio.

Scarsa luce

Al contrario del pothos tradizionale, il vite d’argento non disdegna gli ambienti molto luminosi. Anzi, è proprio in questi posti che la pianta dà il meglio di sé e le sue screziature diventano più argentate che mai.

Invece, se lo teniamo in un ambiente ombreggiato, la pianta può certamente sopravvivere, ma le screziature tendono a scomparire, lasciando prevalere solo il verde scuro.

N.B: non esponetelo mai alla luce diretta che può bruciare le sue foglie e i suoi steli.

Freddo

Come gli altri pothos, anche questo non sopporta le basse temperature.

In primavera e in estate non correte rischi e non dovete monitorare eccessivamente la temperatura ambientale, in quanto questa pianta tollera temperature anche molto alte.

Nei mesi freddi, però, considerate che la temperatura ideale per il pothos vite d’argento si aggira intorno ai 16 °C.

Già sotto questa temperatura, la pianta può mostrare segni di sofferenza. Tenendola sotto i 10 °C, rischiate di farla morire.

Vento

Uno dei rischi maggiori per questa pianta è costituito dal vento e dalle correnti d’aria.

Anche quando la teniamo all’interno, in casa, dobbiamo stare attenti al non esporla al vento che entra attraverso le finestre aperte o agli spifferi.

Di solito, quando viene colpito dal vento, il pothos vite d’argento entra in uno stato di sofferenza: le sue caratteristiche foglie ingialliscono o seccano prematuramente e possono anche arrivare a cadere.

Attenzione: se nonostante le cure prestate, il pothos vite d’argento vi appare sofferente, forse il problema potrebbe essere un altro. Chiedete consiglio al vostro fioraio o giardiniere di fiducia.

Propagazione

Esistono 3 diversi metodi di propagazione del pothos vite d’argento.

Il primo è per talea in acqua che consiste semplicemente nel recidere uno dei suoi tralci e metterlo in una bottiglia, cambiando l’acqua ogni 4-5 giorni. In poche settimane, la talea metterà delle radici e potrete tenerlo in acqua per sempre.

Il secondo è per talea in vaso. Dovete seguire lo stesso procedimento di prima, ma mettendo a radicare la talea in un vasetto con del terriccio morbido e drenante.

Infine, l’ultimo modo per propagare questa pianta è per divisione. In questo caso, dovrete semplicemente dividere le radici e mettere la parte separata in un altro vaso.

Nei primi giorni, sembrerà che la nuova piantina è un po’ sofferente. In seguito, se ben curata, diventerà una vera e propria nuova pianta di pothos vite d’argento.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".