Come salvare un Limone danneggiato da una gelata

Le settimane che precedono l’arrivo della primavera potrebbero essere insidiose e riservare alle piante le ultime gelate.

Le gelate notturne possono arrecare al limone seri danni ed occorre sapere come intervenire per poter riparare al danno.

Vediamo insieme come salvare un limone danneggiato da una gelata.

Ripulisci la chioma

È fondamentale rimuovere tutte le parti della pianta che hanno subito danni, in modo da stimolare l’albero a produrre nuovi germogli, e anche per rimuovere parti morte o morenti, che potrebbero essere veicolo di malattie, che andrebbero poi a colpire l’intera pianta.

È altrettanto fondamentale rimuovere solo quelle parti che hanno subito danni, e non altro.

In questo caos parliamo dell’insolita consistenza molle o afflosciata deve far sorgere in noi dei sospetti.

L’aria gelida ha fatto in modo di gelare le cellule vegetali ed i succhi vegetali consentendo alla foglia di annerire o afflosciarsi, ormai inutilizzabile.

Uno sbalzo termico importante dovuto all’escursione termica tra gelo e calore che si alternano dal giorno alla notte può mettere a una prova i tessuti vegetali che allargandosi e restringendosi in base alla temperatura poi si spaccano.

È questo quello che accade al limone quando l’escursione termica tra girono e notte lo danneggia, provocando visto e pericolose spaccature sulle foglie.

Un ingiallimento insolito durante i mesi freddi avviene a seguito della carenza di pressione che la linfa subisce per la temperatura troppo bassa.

Modifica l’esposizione

Solo dopo almeno un paio di settimane, se in vaso, sposta il tuo limone garantendogli alcune ore di luce diretta a giorno.

Fai in modo che abbia almeno 6 ore di luce al giorno, anche diretta se lo tieni in vaso e puoi spostarlo a tuo piacimento. In questa stagione di certo non teme i raggi diretti del sole.

In un momento in cui il limone ha bisogno di rigenerare i suoi tessuti, la luce diretta, quando non è particolarmente cocente e dannosa, è solo che un toccasana.

Adatta le innaffiature allo stato del terriccio

Le innaffiature vanno ridotte e proporzionate in base alla secchezza del terriccio.

Ricorda che se lo tieni in piena terra, le radici di un limone adulto affondano in profondità, lì dove l’umidità resta a lungo. In questo caso non occorre compromettere anche lo stato delle radici in un momento in cui il limone è in piena ripresa da un evento traumatico.

Tutt’altro in vaso, dove è più facile che vi sia un terriccio secco e poco ritentivo. In questo caso fai in modo che il terriccio del limone non resti asciutto troppo a lungo.

Nutri il terriccio

Un terriccio nutriente è essenziale per riuscire a ripristinare la chioma del limone e far in modo che possa rinvigorire e quindi poi fiorire, poi dare frutti.7

Se coltivato in giardino utilizzo un  NPK con titolo 4-24-24, dove quattro indica la quantità di azoto e ventiquattro la quantità di fosforo e di potassio.

Se in vaso, il terriccio si impoverisce più velocemente  e utilizzo concimi NPK che abbiano questi due nutrienti in maggiore quantità rispetto al fosforo, scegliendo miscele con titoli 10-5-10, dove dieci indica la quantità di azoto e potassio e cinque la quantità di fosforo.

Talvolta mi servo anche di lupini sminuzzati, pieni di aminoacidi utili alla nutrizione della pianta.

Anche fertilizzanti liquidi fai da te possono essere realizzati a base di potassio o a base di azoto.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.