L’ortensia in sofferenza è semplice da diagnosticare, se sai come guardare e soprattutto cosa guardare.
Una buona cartina tornasole riguarda l’assenza di fioritura o lo stato di salute delle foglie.
Ma vediamo nel dettaglio quali segnali indicano uno stato di sofferenza intenso per l’ortensia e come intervenire.
COSA SCOPRIRAI
Non fa fiori
Le ortensie sono piante acidofile per eccellenza. Facciamo riferimento al pH, un indicatore che ci aiuta a capire la composizione chimica del terriccio.
Nel caso delle ortensie, queste gradiscono un terriccio con un pH tra 4 e 6, a seconda anche della colorazione dei fiori.
Poiché l’ortensia è una pianta che ha bisogno di tanta acqua, il terriccio viene frequentemente “lavato” quindi se in vaso tende ad impoverirsi più di altri substrati per altre piante.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!L’ortensia è una pianta che può svilupparsi per oltre 3 metri, con fiori enormi, se ha un terriccio davvero ricco di nutrienti che possono soddisfare la sua fame.
Le foglie hanno punte secche
Potresti aver aspettato troppo tempo tra un’innaffiatura e l’altra e aver ridotto il terriccio in uno stato eccessivamente secco, tale ogni volta da impedire alla pianta di assorbire non solo l’acqua di cui ha bisogno ma anche i nutrienti dal terriccio.
Se tenessi l’ortensia in casa potresti averla posizionata in un ambiente troppo secco per i suoi gusti e se si trova nella sua fase di fioritura un ambiente secco potrebbe compromettere la sua salute, visto già la gran parte di energie che consuma per fiorire.
Tienila lontana da fonti di calore e se la casa è eccessivamente calda nebulizza tutta la chioma almeno un paio di volte al giorno.
L’assenza di umidità non consente alle foglie di respirare correttamente poiché gli stomi sulla superficie della foglia faticano a dilatarsi.
Sentiamo spesso parlare di terriccio acido ideale per piante come l’ortensia e a tale scopo siamo soliti concimare l’ortensia anche in modo spropositato, con i fertilizzanti troppo aggressivi.
In questo caso interrompi la somministrazione e, se necessario, invasa la pianta con terriccio nuovo.
Le foglie sembrano bruciate
Per la fretta di vederle fiorite siamo soliti bombardare le ortensie con concimi ancor prima della ripresa vegetativa, il che non è un male ma va fatto con concimi a lento rilascio.
Col risveglio vegetativo delle piante, queste non sono le uniche a risvegliarsi ma ben presto arrivano i parassiti temibili.
Spesso siamo soliti ricoprire la chioma di pesticidi chimici in caso di attacco da parte di parassiti ed esporla contemporaneamente al sole cocente potrebbe essere una combo distruttiva per la pianta.
Potresti aver esposto le belle foglie dell’ortensia ai raggi diretti del sole per troppe ore al giorno, o proprio a quei raggi del sole delle ore più calde della giornata.
Questo può aver bruciato le foglie che richiedono ombra e temperature miti e non la luce diretta più cocente.
Segni evidenti di parassiti
L’ortensia non è esente dall’attacco di parassiti che lasciano segni vistosi.
Non può mancare tra i parassiti più aggressivi la cocciniglia sia nella sua forma cotonosa che quella scudetto.
Entrambe le specie di parassiti sono parassiti succhiatori, cioè sono tra quelli che pungono la parte tenera delle foglie e succhiano la linfa vitale, provocando macchie alle foglie che tendono a perdere di vigore e di consistenza fino a seccare e cadere.
La traccia più evidente per la presenza di ragnetti rossi è senz’altro quella che riguarda piccole ragnatele che puoi trovare tra le foglie.
Le foglie inoltre cominciano a macchiarsi a causa delle punture e della perdita di tono, di materiale vegetale e linfa vitale di cui questi parassiti si stanno nutrendo.
Anche parassiti rosicchiatori come il bruco verde fanno la loro parte, se la foglia è mangiucchiata.
Le sostanze oleose possono dare un valido contributo per soffocarli, se nebulizzate sulla pianta.
L’olio di Neem, se nebulizzato su tutta la chioma, può essere un prodotto vincente, biologico e particolarmente efficace.
Puoi utilizzare un decotto a base di aglio e pepe da nebulizzare su ogni parte della pianta, anche nel terriccio.
Lascia al macero in un litro di acqua abbondante pepe e 4 spicchi di aglio, per 12 ore. Dopo aver filtrato il tutto puoi nebulizzare il fogliame abbondantemente.