Quando si ha cura di un’ortensia non bisogna solo avere a cuore la sua fioritura ma anche lo stato di salute delle sue belle foglie, anche di grandi dimensioni.
Segni anomali come macchie biancastre e lanuggine insolita sono il segnale allarmante di qualcosa in atto da tenere sotto controllo.
Vediamo insieme di cosa può trattarsi e come intervenire tempestivamente.
COSA SCOPRIRAI
Si tratta di un’infezione fungina
Molte infezioni fungine si presentano con patine bianche che possono riguardare sia la superficie del terriccio, ma anche le foglie.
Un fungo molto comune è l’oidio, una malattia fungina che attacca le piante favorita da condizioni di elevata temperature e umidità. Questa infezione si presenta con strati di polvere biancastra, a volta macchie, che ricoprono le foglie.
In questo caso devi intervenire ripulendo le foglie con alcol se l’infezione è poco estesa, o con rimedi specifici per le infezioni fungine con fungicidi specifici a base di rame e zolfo per le infezioni più gravi.
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Residui calcarei
Per innaffiare le nostre piante siamo soliti utilizzare la comune acqua di rubinetto. Non tutti sanno che l’acqua del rubinetto si definisce acqua dura, un’acqua ricca di elementi extra, con grandi quantità di calcare.
Durante le innaffiature capita spesso di bagnare anche le foglie, così che quando queste si asciugano, sulla loro superficie resta una patina calcarea bianca. Può sembrare una sciocchezza ma è opportuno intervenire tempestivamente.
Le foglie vanno immediatamente pulite poiché la patina calcarea potrebbe impedire la corretta respirazione che avviene proprio tramite la superficie fogliare.
La patina bianca può impedire anche il giusto assorbimento di luce di cui necessita per la fotosintesi.
Utilizza un panno in microfibra umido con qualche goccia di sapone naturale per rimuovere delicatamente tutto lo strato di calcare che si è depositato sulle foglie dell’ortensia.
Per il futuro potresti provare ad ammorbidire l’acqua che utilizzi per le innaffiature così da non avere lo stesso problema nuovamente.
Potresti far bollire l’acqua necessaria e lasciarla poi riposare per una notte e innaffiare la tua pianta stando attento a non bagnare le foglie.
In questo modo ti assicuri che l’ortensia non riceva un acqua calcarea, capace di rendere meno acido il terriccio: ricorda che l’ortensia ama un terriccio acido e l’acqua calcarea può impedire all’ortensia di prosperare in un ambiente acido rendendolo neutro e non idoneo ad ospitarla.
Si tratta di una colonia di cocciniglia
Se oltre a chiazze appiccicose e bianche vi trovi della lanuggine, quella è cocciniglia.
La cocciniglia punge la parte tenera delle foglie e succhia la linfa vitale, provocando macchie alle foglie che tendono a perdere di vigore e di consistenza fino a seccare e cadere.
Puoi riconoscerla dal suo corpo bianco e dalla consistenza come fosse un batuffolo di cotone. Ama attaccarsi al nodo fogliare, nel punto dove la foglia si attacca al ramo.
Rilascia inoltre una sostanza appiccicosa sulla foglia, la melata, che rende la foglia anche attaccabile da funghi e formiche.
Il sapone biologico è un alleato ideale da utilizzare contro la cocciniglia.
Sciogli circa 10 g di sapone di Marsiglia a scaglie in un litro d’acqua. Puoi scioglierlo a bagnomaria sul fuoco per fare prima.
Con uno spruzzino nebulizza la piantina e ripeti il trattamento finché non otterrai risultati.