Pianta del rosario: come curare questa varietà del Senecio

La pianta del rosario (Senecio rowleyanus) è una pianta grassa unica, facilmente riconoscibile per le sue foglie sferiche e minuscole dalla forma di piselli.

Proprio per il suo aspetto viene chiamata pianta del rosario o string of pearls (filo di perle).

Le foglie crescono su steli che si riversano sui lati di fioriere e vasi sospesi. Puoi usare questi steli per propagare la pianta.

Sebbene normalmente coltivata tutto l’anno come pianta pensile, nel suo habitat naturale la pianta del rosario forma una copertura del suolo.

Oltre alle peculiari foglie sferiche, il filo di perle produce in primavera fiori bianchi con un gradevole profumo che ricorda la cannella (anche se raramente fiorisce in casa).

Scopriamo insieme come curare questa bellissima varietà di senecio!

Attenzione: le foglie della pianta del rosario sono leggermente tossiche e non dovrebbero essere consumate, quindi assicurati che non sia facilmente accessibile a bambini o animali domestici.

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Come curarla nel modo giusto

La pianta del rosario o Senecio rowleyanus non è particolarmente esigente riguardo alle sue condizioni.

Se dai abbastanza luce e fertilizzante, crescerà vigorosamente in una stagione.

Una singola pianta sopravviverà per circa cinque anni se adeguatamente curata, ma se propaghi nuove piante da talee, puoi mantenerla in vita in modo efficace per molto tempo.

Per consentire a questa pianta di essere decorativa, considera la possibilità di coltivare più steli in un vaso sospeso.

I suoi steli possono anche essere intrecciati o puoi anche coltivarli permettendogli di formare un tappeto sul terreno come fa in natura.

La pianta del rosario non ha grossi problemi di parassiti o malattie e non richiede molta cura. Tuttavia, ha bisogno di molta luce tutto l’anno.

Esposizione

Le piante del rosario prosperano con una combinazione di luce solare diretta e indiretta, tra le sei e le otto ore al giorno.

È meglio esporle alla luce diretta del sole durante le ore mattutine più fresche, quindi spostarle in un punto che riceve luce diffusa, indiretta durante le ore pomeridiane più calde.

Terreno

Qualsiasi normale terriccio per succulente va bene per le tue piante del rosario, ma il terreno sabbioso è il migliore.

Queste piante sono suscettibili al marciume radicale, quindi è importante assicurarsi che il loro terreno sia drenante.

Piantale in un vaso che abbia ampi fori di drenaggio alla base.

Quando annaffiare

Mantieni il terreno della pianta leggermente umido durante la stagione di crescita in primavera e in estate, quindi riduci l’acqua durante i mesi invernali.

Se noti che le foglie sferiche della succulenta si stanno appiattendo, è una buona indicazione che la pianta ha bisogno di più acqua.

Fai attenzione a non innaffiare eccessivamente la tua pianta del rosario: le piante grasse sono resistenti alla siccità ma non possono sopravvivere con le radici bagnate e fradicie.

Fertilizzante

Concima le tue piante del rosario una volta ogni 15 giorni durante la loro stagione di crescita con un fertilizzante liquido bilanciato o solubile in acqua, diluito a circa la metà della forza.

Durante il suo periodo di dormienza invernale, dovrai concimare la pianta solo ogni sei settimane circa.

Moltiplicazione

Le piante del rosario si moltiplicano abbastanza facilmente e farlo è necessario per avere la pianta per più tempo.

Per moltiplicare, prendi talee di stelo lunghe diversi centimetri e lasciale asciugare per alcuni giorni prima di ripiantare: formeranno una crosta sull’estremità tagliata.

Riempi un piccolo vaso con una miscela di piante grasse o cactus e ripianta le talee nel terreno.

Lascia che le nuove piante si stabilizzino per un paio di giorni, quindi dai loro una buona annaffiatura: dovrebbero attecchire rapidamente.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.