Se la Pianta Ragno ha le foglie pallide puoi rimediare con questi trucchetti fai da te

Più conosciuta come pianta ragno o nastrino, il falangio è una pianta dalle foglie sottili e lunghe simili a nastri che ricadono ai lati del fusto creando un magico effetto.

Il suo nome botanico è Chlorophytum comosum ed è originario dell’Africa tropicale.

Trattandosi di una perenne e non avendo particolari esigenze, è abbastanza comune trovarla in appartamento, in balcone o in giardino: una pianta ornamentale bella nella semplicità delle sue forme.

Alcune volte, però, il suo aspetto comincia a cambiare: le sue foglie che, di solito, sono più chiare al centro e più scure ai bordi, iniziano a scolorire. Il falangio diventa pallido e appare più fragile.

Quali sono le cause di questo “scolorimento” e come possiamo fare per rimediare?

Poca acqua

Uno dei motivi principali per cui il nostro falangio è pallido può consistere nella carenza di innaffiature.

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Questa pianta, in realtà, non ha bisogno di tantissima acqua: in estate, però, se le temperature sono molto alte, le innaffiature devono diventare più frequenti.

Il terreno, quindi, deve essere mantenuto sempre umido in modo da garantire a questa pianta il giusto apporto d’acqua.

Scarsa luminosità

Di solito la posizione non è un grande problema, in quanto la pianta ragno sopravvive anche in condizioni di scarsa luminosità.

In tal caso, però, le foglie tendono a “impallidire” diventando più chiare e perdendo le caratteristiche striature verde scuro.

Tenete il falangio in una stanza luminosa e lo vedrete riacquistare tutte le sue meravigliose tonalità.

Luce solare diretta

Sicuramente la scarsa luminosità danneggia questa pianta, ma anche la luce solare diretta non scherza!

I raggi del sole, finendo direttamente sulle foglie, possono alterarne il colore oltre a far entrare la pianta in uno stato di sofferenza generale.

Col tempo le foglie possono addirittura bruciarsi e cadere prematuramente.

Tenete questa pianta in un luogo luminoso, ma non su un davanzale dove la luce arrivi in modo diretto e per troppe ore al giorno.

Freddo

La resistenza del falangio fa sì che questa pianta possa sopravvivere fino a una temperatura di 7 °C.

Sotto questo limite, però, la pianta inizia a star male e manifesta la sua sofferenza proprio attraverso uno scolorirsi delle sue foglie.

In inverno, tenete questa pianta in casa, in una stanza dove la temperatura sia compresa preferibilmente tra i 10 e i 21 °C.

Cosa fare con le foglie malate?

Se le foglie sono diventate troppo pallide, stanno seccando o iniziano a coprirsi di macchie o striature scure, l’ideale è rimuoverle per evitare che anche il resto della pianta vada incontro ad appassimento.

Staccatele con attenzione, senza danneggiare il resto della pianta.

A volte le foglie ingiallite sono sintomo di marciume radicale.

In questi casi, dovrete verificare che le radici della pianta non siano totalmente marcite e provare a rinvasare il falangio in un terreno asciutto.

Trucchi di coltivazione

Per curare al meglio questa pianta, ricorda che le sue esigenze sono poche ma vanno rispettate con attenzione per assicurarle un maggiore sviluppo oltre a un buono stato di salute.

Rinvaso

Importante è garantire lo spazio sufficiente alle radici di questa pianta, rinvasandola una volta l’anno, in prossimità della primavera.

Di solito, vi accorgerete che è il momento di rinvasare perché la vostra pianta sta uscendo fuori dal vaso: le radici, troppo grandi, tendono infatti a spingere la pianta verso l’alto.

Scegliete un vaso dal diametro leggermente più grande del precedente e utilizzate del nuovo terriccio ricco di sostanze nutritive.

Concime

Concime? Assolutamente sì!

Ricordate, però, di scegliere un concime preferibilmente liquido in cui il contenuto di azoto sia superiore a quello di fosforo e potassio.

In primavera e in estate, concimate una volta ogni 15 giorni.

In autunno e in primavera, invece, sospendete le concimazioni.

Taglio dei polloni

Se ai lati della pianta principale sono spuntate piccole piantine (poco più di un germoglio), niente paura: si tratta dei polloni, ossia le “piante figlie”.

Qualora siano dotate di radici, potete tranquillamente metterle in un altro vaso: in poche settimane, si trasformeranno in nuove piante a tutti gli effetti.

Qualora invece non abbiano le radici o queste siano molto piccole, mettete i polloni a radicare in un bicchiere d’acqua per qualche settimana.

Una volta che avranno sviluppato le radici, potrete piantarli come piante autonome.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".