Il cactus di Natale va trattato come una pianta grassa?

Il cactus di Natale ha un aspetto che spesso inganna. Si tratta di una pianta dall’aspetto succulento e proprio il suo aspetto induce a mettere in atto cure tipiche per le piante succulente.

In realtà vi sono sia punti in comune, sia esigenze che si scostano pienamente dalle succulente.

Vediamo nel dettaglio quali cure il cactus di Natale esige ed ha in comune con le piante grasse e quali invece no.

Necessità comuni alle piante grasse

Vi sono necessariamente alcuni punti in comune con le piante succulente, che vanno necessariamente rispettate al fine di garantire alla pianta una crescita sana.

In fatto di luce, composizione del terriccio ed elementi essenziali alla fioritura il cactus di Natale si comporta proprio come una succulenta.

Esposizione

La maggior parte delle succulente e tutte le cactacee sono originarie di zone sub desertiche. L’adattamento a queste zone le ha dotate di cellule in grado di immagazzinare grandi quantità d’acqua.

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È per questo che amano la luce del sole perennemente e non fa alcuna differenza in merito il cactus di Natale che richiede una posizione all’esterno, in una zona a clima caldo e non umido.

L’esposizione migliore, soprattutto se lo teniamo in casa è senz’altro in una posizione a sud, lì dove il sole illumina lo spazio per la maggior parte della giornata.

Un ulteriore esposizione ideale e strategica potrebbe essere quella in un punto ad est, dal quale le nostre succulente possano godere di tutta la luce brillante del sole fino alla tarda mattinata.

Terriccio

Anche se si tratta di una pianta grassa, il cactus di Natale ha un comportamento anomalo in fatto di innaffiature desiderando un terriccio umido.

Questo vuol di re che il terriccio non deve mai essere zuppo anche se umido e per ottenere questo deve essere ben drenato.

Puoi creare la miscela perfetta per il tuo cactus aggiungendo al terriccio torba macinata, compost,perlite.

Fioritura

La fioritura richiede un’alternanza di luce e buio specifica, tipica di alcune piante succulente.

Nel proporre un’alternanza tra luce e buio può sembrare una cosa insolita ma questa pianta per fiorire non ha solo bisogno della giusta quantità di ore di luce, ma anche le ore di buio devono essere specifiche.

Il cactus di Natale necessita di almeno 12 ore di buio ininterrotto, a partire dal mese di settembre per almeno otto settimane.

Anche la luce artificiale è considerata pur sempre luce e di certo non garantisce le ore ininterrotte di buio al nostro cactus.

Per questo motivo devi assicurarti che possa assorbire al mattino le giuste ore di luce ma provvedi a spostare la pianta in un luogo totalmente buio.

Puoi spostare il tuo cactus in uno sgabuzzino o in un luogo totalmente buio, in modo ininterrotto, dalle 19 alle 8 del giorno successivo: in questo modo creerai un buon intervallo.

Esigenze differenti dalle piante grasse

Il fatto che sia una pianta dalla natura succulenta ha creato dei falsi miti per alcune sue esigenze vitali come le innaffiature, ad esempio, o la nutrizione, elementi completamente differenti dalla natura delle succulente.

Innaffiature

Non avere un programma prestabilito ma innaffia il tuo cactus al bisogno, per assicurati di ridurre le innaffiature così da stimolare la fioritura.

Nonostante abbia le caratteristiche, verificabili dal suo fogliame, di una pianta grassa, nel periodo a partire da settembre ha bisogno di innaffiature ridotte.

Innaffia dopo aver verificato con le dita le condizioni dei primi centimetri del terriccio e se risultano asciutte e secche allora puoi procedere.

Nutrienti

Puoi supportare la crescita sana del tuo cactus di Natale effettuando una concimazione a regola d’arte, nutrendo il terriccio costantemente.

Scegli un concime che abbia uguali quantità di azoto, fosforo e potassio.

Da aprile a ottobre, dovresti concimare il tuo cactus ogni tre settimane. Durante il periodo di fioritura interrompi la concimazione o i fiori potrebbero cominciare a cadere.

Il tuo cactus ha bisogno inoltre di magnesio.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.