Ho acquistato un Iberis credendo che resistesse al freddo ma queste sono le Difficoltà che ho incontrato

Attirato dai suoi splendidi cuscini floreale candidi mi sono incuriosito ed appassionato alla coltivazione dell’iberis, avendo anche saputo che resisteva al freddo.

Tutte le volte che acquistavo un esemplare però c’era sempre qualcosa che sbagliavo e commettendo errori grossolani condannavo la pianta alla disfatta.

Questi sono gli errori che commettevo e nella mia esperienza ho imparato a cambiare le modalità di coltivazione per una pianta così bella che può dare grandi soddisfazioni come l’iberis.

La lasciavo nel vaso d’acquisto

Per evitare di indurla in sofferenza dovuta allo stress del cambio ambiente dal vivaio al mio giardino evitavo di rinvasarla una volta portata a casa.

Ma nel tempo la pianta cominciava a degenerare e questa è una difficoltà che ho incontrato sin da subito.

Nei vasetti da vivaio o da supermercato il terriccio è poco e spesso poco adatto.

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Una volta a casa lascio che la pianta possa adattarsi al nuovo ambiente e dopo due settimane la rinvaso con terriccio adatto e un vaso più grande.

Rinvasala in un vaso che abbia due taglie in più con un terriccio drenante e soffice, non composto da sola torba ma anche da materiali grossolani che aiutano a drenare come perlite.

La associavo ad altre piante

Volevo realizzare composizioni floreali in aiuole o in vaso e mi lasciavo prendere dalla mania di occupare tutto lo spazio ma questo per l’iberis non va affatto bene.

Ho imparato a rispettare sempre una certa distanza tra le piante, sia se tutte uguali, ma soprattutto quando si tratta di piante diverse dall’iberis.

L’iberis ha bisogno d’aria intorno per stare bene. Se le foglie di più soggetti si toccano fino a occultare il substrato, l’aria non circola più, creando le condizioni ideali per la muffa grigia e il ragnetto rosso.

La piantavo ovunque senza alcun criterio

L’beris è tenace ma prospera al pieno sole, trattandosi di un sole primaverile per nulla cocente ma molto luminoso e utile alla fotosintesi.

Ha bisogno di almeno 4 ore al giorno, per continuare a fiorire, anche e soprattutto in inverno.

Questo è essenziale se vuoi che l’iberis mantenga la sua caratteristica di pianta che sta egregiamente al freddo.

La lasciavo con fiori secchi

L’iberis che di tanto in tanto secca i suoi fiori va ripulito accuratamente o smetterà di produrne.

I suoi cuscini bianchi floreali vanno ripuliti accuratamente da ogni parte secca e questo non lo facevo spesso consentendo la degenerazione della fioritura che invece va incentivata con regolari potature e cimature delle parti secche e sfiorite.

Tagliando regolarmente le parti sfiorite, le energie si concentreranno nella produzione di nuovi fiori.

La innaffiavo dall’alto

Se innaffi l’iberis dall’alto non farai altro che bagnare il cuscino floreale e sottoporla ad umidità che potrebbe essere controproducente, che si depositerebbe al centro della rosetta e dei fiori o nell’insenatura portando a marciume i tessuti.

Questa condizione è ottima se vuoi alimentare muffe o infezioni fungine come la muffa grigia o l’oidio, che con una chioma folta come quella dell’iberis va a nozze.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.