Le piante di Kalanchoe sono note per i loro piccoli fiori e le foglie di forma ovale dai contorni merlati.
La loro tenacia ed il fatto che sicuramente fioriranno, anche in condizioni difficili le rende predilette per qualsiasi tipo di ambiente.
Per poter ben adattarsi però ha bisogno di un terriccio adatto, che possa rispettare le sue esigenze nutrizionali e di crescita. Vediamo insieme come realizzarlo.
COSA SCOPRIRAI
Di cosa ha bisogno
La prerogativa fondamentale per un tipo di miscela utilizzata per ciascuna varietà di kalanchoe è che sia una miscela drenante, cioè che lasci andare via l’acqua senza alcuna capacità ritentiva.
Altra prerogativa deve senz’altro essere la capacità di mantenersi arieggiato e quindi non pesante o eccessivamente compatto sull’apparato radicale, evitando così marciume o la proliferazione di infezioni fungine.
A tal proposito molti terricci universali da banco sono composti unicamente da torba e pochissima perlite, un materiale che ha grosse capacità ritentive, poco adatto quindi alla coltivazione di piante come la kalanchoe.
Componenti del terriccio
Un terriccio ideale per una kalanchoe richiede la presenza in quantità diverse di componenti che possano rendere la miscela drenante, areata e poco compatta.
Perlite
È il materiale grossolano e inerte per eccellenza, Per permettere al terriccio di essere drenante e areato non c’è componente migliore della perlite. Realizzata con piccoli granelli di pietra vulcanica, la perlite è un materiale grossolano che non danneggia né condiziona la natura o composizione chimica del terriccio.
Il suo contributo è caratterizzato, inoltre, dalla capacità di far defluire l’acqua ed è una componente imprescindibile soprattutto per le piante d’appartamento.
Lapillo
Il lapillo è un materiale inerte e grossolano che viene utilizzato sia per il giardinaggio che per l’edilizia.
Si trova in natura sotto forma di piccole pietruzze che si formano in seguito ad un’eruzione vulcanica.
La sua capacità drenante non ha eguali ed aiuta in questo modo ad evitare ristagni che sono sempre nocivi
I minerali presenti in questi derivati vulcanici sono molto nutrienti per le radici delle nostre piante: aggiungere del lapillo al terreno significa dare alle piante una risorsa nutritiva in più.
Sabbia
La sabbia per l’orticoltura, cioè che viene usata per le piante, è una sabbia molto granulosa composta da sostanze come granito, quarzo o arenaria.
La sabbia può rendere il terreno più poroso in modo che il drenaggio sia migliore e le radici abbiano la possibilità di accedere all’ossigeno.
Terriccio universale
Il terriccio universale, quello che trovi sia nei vivai che nei grandi supermercati è una miscela ricca di materiale organico.
Potrebbe essere una buona fonte di nutrienti, con elementi organici che consentono alle tue piante grasse di esplodere in fioriture abbondanti.
La miscela ideale
Una miscela ideale deve contenere per la maggior parte materiali grossolani, dunque in percentuali maggiori di qualsiasi altra componente.
Mescola a due parti di terriccio universale, una parte di perlite, una di lapillo e una di sabbia.
In questo modo le tre parti di materiale grossolano saranno in quantità maggiore del terriccio universale conferiranno alla miscela le caratteristiche di cui necessita una pianta come la kalanchoe.