Una corretta potatura in un periodo post gelo ma pre fioritura può consentire al mandarino cinese di rinnovare la sua bella chioma e liberarsi delle parti compromesse dal gelo.
Nell’effettuare una attenta potatura di ripresa certamente non taglio parti della chioma a caso rischiando di danneggiarlo.
Ti mostro come faccio una potatura di ripresa per il mio mandarino cinese in modo sicuro.
COSA SCOPRIRAI
Riconosco i danni da gelo
L’aria gelida ha fatto in modo di gelare le cellule vegetali ed i succhi vegetali consentendo alla foglia di annerire o afflosciarsi, ormai inutilizzabile.
Uno sbalzo termico importante dovuto all’escursione termica tra gelo e calore che si alternano dal giorno alla notte può mettere a una prova i tessuti vegetali che allargandosi e restringendosi in base alla temperatura poi si spaccano.
Procedimento
La potatura prevede dei tagli su parti specifiche della pianta e non viene mai effettua a caso, soprattutto quella di produzione.
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Innanzitutto, bisogna ripulire la pianta da parti ormai secche, rami legnosi e privi di foglie che non sono più vivi e che non possono assicurare una produzione di foglie ma possono nel tempo ospitare parassiti.
Libero il mandarino dai così detti succhioni, rami nuovi che si dirigono verticalmente verso l’alto e che non hanno alcun tipo di utilità se non essere particolarmente vigorosi assorbendo le energie della pianta e impedendo alle parti deputate alla riproduzione di metterla in atto.
Taglia in modo netto, con una lama ben disinfettata che non possa causare sfilacciature a ramo. A tal proposito, utilizza questo spray fai da te per pulire la lama:
I rami più grossi vanno potati tagliando in modo da non provocare lacerazioni nella corteccia che resta; quelli piccoli vanno potati cimandoli proprio sopra ad un nodo.
Effettua sempre un taglio in modo obliquo, così che non vi si possa depositare sul taglio acqua o condensa.
I punti per la potatura
Elimina gli incroci, quei rami che assumono direzioni che vanno a formare un vero e proprio incrocio, rendendo la parte centrale della chioma particolarmente affollata e meno arieggiata. Il taglio di questi rami consente alla luce di irradiare l’intera chioma, anche la parte più interna.
Elimina le biforcazioni, i rami che ad un certo punto si sdoppiano, quelli che crescendo genereranno incroci con altri.
Nutro la pianta
Comincio a concimare il terriccio per fornire tutti i nutrienti necessari per la ripresa della pianta utilizzando miscele fai da te a base di potassio o azoto.
A primavera avviata mi procuro un concime equilibrato, un NPK 15-15-15 con una buona dotazione di microelementi.
La proteggo da attacchi parassiti
Eventuali tagli in un periodo di risveglio dei parassiti possono essere a rischio in vista di “ferite aperte” che fanno da esca.
Preventivamente uso il sapone biologico un alleato ideale da utilizzare.
sciolgo circa 10 g di sapone di Marsiglia a scaglie in un litro d’acqua. Puoi scioglierlo a bagnomaria sul fuoco per fare prima.
Con uno spruzzino nebulizzo la pianta ripetendo il trattamento almeno una volta a settimana.
Ripeto i trattamenti per un periodo di tempo lungo così da attaccare non solo gli insetti adulti ma anche quelli che nasceranno dalle uova depositate.