Se hai stanze poco luminose scegli queste piante verdi che resistono anche agli inverni bui

Ogni volta che qualcuno mi chiede quale pianta scegliere per una stanza buia, io rispondo sempre nello stesso modo: prima di scegliere la pianta, osserva la stanza. Una zona poco luminosa non è sempre uguale a un’altra. C’è la penombra costante, quella che trovi nei corridoi o nei bagni senza finestre, e c’è la luce debole ma presente, tipica degli angoli lontani da una finestra.

In inverno la sfida diventa ancora più evidente, perché il riscaldamento tende a seccare l’aria e alcune specie soffrono molto più l’aria calda che la poca luce. Io, per esempio, nelle stanze più asciutte tengo sempre una ciotola d’acqua o un piccolo umidificatore acceso un paio d’ore al giorno. Piccoli accorgimenti come questi fanno davvero la differenza.

Il segreto, secondo me, è trovare un equilibrio: scegliere piante adatte, controllare l’ambiente e soprattutto evitare di forzarle con cure eccessive. In inverno meno si fa, meglio è.

Sansevieria

La Sansevieria è una delle mie grandi certezze. Resiste al buio, resiste all’incuria, resiste agli sbalzi di temperatura… resiste praticamente a tutto. Io la metto spesso negli ingressi o nei corridoi dove la luce arriva solo per poche ore.

Le sue foglie rigide e verticali continuano a crescere, anche se lentamente, e hanno quella eleganza naturale che dà carattere a qualunque ambiente. L’unico rischio? L’acqua. In inverno la bagno pochissimo, a volte anche solo una volta al mese.

Asplenium

L’Asplenium ha foglie verdi, lucide e morbide che mi fanno sempre pensare al sottobosco dopo la pioggia. È una felce che ama l’umidità e che si adatta benissimo a locali con poca luce ma aria leggermente umida, come il bagno. Io ne tengo uno proprio accanto alla doccia: con il vapore dell’acqua crea un piccolo microclima perfetto. Va protetto dall’aria calda dei termosifoni, che altrimenti lo farebbe seccare ai bordi.

Maranta

La Maranta è una pianta che viva in ombra e respira con il movimento delle sue foglie. La sera si chiudono leggermente, come in una piccola preghiera, e ogni volta che lo vedo mi ricordo perché amo tanto le piante. In inverno la Maranta preferisce la luce indiretta molto debole e teme gli ambienti secchi. Quando sento che l’aria inizia a diventare troppo secca, le vaporizzo delicatamente le foglie e noto subito che torna a essere più vivace.

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Pothos

Il Pothos è un classico intramontabile. Cresce ovunque e continua a produrre nuove foglie anche negli angoli più improbabili. Io ne ho uno in uno studio praticamente senza finestre: è lì da anni, con foglie splendide e lunghi tralci che scendono come una cascata verde. In inverno rallenta un po’, ma rimane una delle specie più facili e tolleranti alla scarsa luce. Anche qui, attenzione all’acqua: soffre più l’eccesso che la poca.

Zamioculcas

La Zamioculcas è la pianta ideale per chi dice di non avere il pollice verde. Le sue foglie spesse e lucide immagazzinano acqua e luce come un piccolo serbatoio naturale. Io la metto spesso nelle camere da letto perché non ha bisogno quasi di nulla e mantiene un aspetto ordinato tutto l’anno. Resiste benissimo in stanze poco illuminate e in inverno preferisce addirittura essere lasciata tranquilla.

Calathea

La Calathea è più capricciosa, ma in ambienti poco luminosi trova un suo equilibrio. Io la considero una pianta che ama il sottobosco: niente sole diretto, molta umidità e un po’ di calore. In inverno tengo sempre un sottovaso con argilla espansa per migliorare l’umidità, e la posiziono lontana dai termosifoni. Le sue foglie decorative, spesso striate e colorate, illuminano la stanza anche quando fuori è grigio.

Peperomia

Le Peperomie sono piccole, compatte e incredibilmente adattabili. Le foglie carnose permettono di tollerare periodi di scarsa luce senza perdere forma. Io le utilizzo spesso sulle mensole o davanti ai monitor in ufficio, perché non hanno esigenze particolari e creano un angolo verde molto armonioso. In inverno richiedono pochissima acqua e nessuna attenzione speciale.

Platycerium

Il Platycerium, o “corna d’alce”, ha un aspetto scenografico che amo moltissimo. Anche se sembra una pianta complessa, in realtà si adatta bene alla luce soffusa e cresce splendidamente appesa a una parete. La prima volta che l’ho portato a casa temevo non fosse adatto, invece si è rivelato molto più resistente del previsto. Ama l’umidità ambientale e richiede annaffiature moderate, soprattutto in inverno.

Marimo

Infine il Marimo, una scelta diversa dal solito. È una piccola alga sferica che vive in acqua e non ha quasi alcuna esigenza luminosa. Io la tengo in un vasetto di vetro sulla scrivania e ogni volta che la guardo mi trasmette una calma incredibile. In inverno basta cambiare l’acqua ogni due settimane e tenerla lontana dal calore diretto. È ideale per illuminare gli angoli più bui con un tocco di verde originale.


Photo Credits:

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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".