Aechmea, la sempreverde dal fiore centrale

Una forma che sembra disegnata da un fantasioso artista: l’Aechmea (anche conosciuta come Ecmea) è una pianta sempreverde originaria dell’America del sud.

Le sue foglie, verdissime e spesse, sono rigide e a spirale. Di norma, al centro della pianta, ci sono delle infiorescenze simili a una piccola rosetta di colore rosa-rosso-viola.

Molto amata come pianta da appartamento, le sue dimensioni sono ridotte (di solito vanno dai 30 ai 60 cm), il che la rende una pianta adatta a decorare ogni ambiente domestico.

Molto amata, ha trovato grande diffusione negli ultimi anni: la sua forma curiosa la rende quasi un elemento di design da esibire nelle case dall’arredamento moderno.

Caratteristiche

Vediamo adesso quali sono le sue varietà e le sue principali esigenze: sarà bene rispettarle, così da avere un’Aechmea rigogliosa e verde.

Varietà

La parola Aechmea indica in realtà un genere che comprende diverse specie.

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Tra le più diffuse, c’è la Aechmea fasciata: le sue foglie sono caratterizzate da piccole spine e sono di colore verde-grigio. I fiori sono piccoli e di colore blu, circondati da bratte di colore rosa intenso.

La specie fulgens, invece, ha bratte di colore rossastro e un’altezza un po’ maggiore.

Diffusa è anche la miniata, così chiamata per le sue dimensioni ridotte che la rendono quasi una aechmea in miniatura.

Tutte le specie e le varietà, pur avendo caratteristiche diverse, hanno più o meno le stesse esigenze e sono tutte abbastanza resistenti.

Esposizione

L’aechmea è una pianta ornamentale che spesso viene coltivata in serra, ma che tende a star bene anche in appartamento.

Le temperature ottimali per questa pianta vanno tra i 15 e i 20 °C, ma possono sopportare anche temperature leggermente più alte.

L’importante è non tenerla mai a una temperatura inferiore ai 10 °C.

In inverno, poiché l’aria domestica tende ad essere secca, vaporizzate un po’ d’acqua sulle foglie per garantirle un tasso di umidità ottimale.

Tenetela in un luogo molto luminoso: tollera anche un po’ di luce solare diretta (anche se non per troppe ore al giorno).

Fioritura

Normalmente questa pianta è già fiorita quando viene acquistata.

In pochi sanno, però, che la fioritura è stata probabilmente ottenuta in serra. Quando si trova in appartamento, l’aechmea fiorisce molto raramente.

Il fiore dura a lungo, anche fino a sei anni.

Eventuali nuove fioriture possono aversi in agosto, quindi quando la temperatura è molto alta, e solo se la pianta è pienamente matura, normalmente dopo i 3 anni d’età.

Coltivazione e cura

Scopriamo adesso come curare al meglio l’aechmea, garantendole salute e una lunga vita.

Terreno

Il terreno ideale per questa pianta è fibroso e ricco di sostanze nutritive.

Importante è che sia anche ben drenato, in modo da sfavorire i ristagni d’acqua.

Non è scorretto utilizzare il terriccio universale o anche un terreno per piante grasse.

Innaffiature

Innaffiare l’aechmea richiede un’operazione un po’ particolare. Dovete, infatti, versare l’acqua nel foro centrale dove c’è una sorta di pozzetto.

Questo va riempito, anche se non troppo, e svuotato ogni mese per garantire un rinnovo dei sali minerali.

Anche il terriccio va bagnato, ma non troppo, verificandone sempre lo stato di umidità.

Concimazione

La pianta non ha particolari esigenze di concimazione.

Potete concimare sporadicamente durante i mesi estivi (l’ideale è iniziare quando si alza la temperatura).

Scegliete un concime liquido, ricco di azoto, oppure concimate con un fertilizzante naturale fai da te.

Un trucchetto consiste nel concimare con delle mele mature, da mettere sul terreno: questo frutto produce etilene che stimola la fioritura della pianta.

Potatura

Potare l’aechmea? Assolutamente, no.

Questa pianta non ha bisogno di essere potata a meno che qualche foglia più vecchia non vada rimossa perché sta seccando e morendo.

Altro caso in cui va potata e se qualche foglia ha sviluppato una qualche malattia che potrebbe propagarsi al resto della pianta.

Moltiplicazione

Volete nuove piantine di aechmea? Se la vostra pianta principale è matura, svilupperà dei piccoli germogli laterali.

Separateli dalla pianta madre quando appaiono già abbastanza grandi (circa 1/3 rispetto all’aechmea principale) e metteteli in un altro vaso.

Tenetela al sole, in modo che il germoglio possa svilupparsi ancora di più e crescere in modo indipendente rispetto alla pianta principale.

Ci vorranno almeno 3 anni, però, perché la vostra nuova piantina possa dirsi matura.

Malattie e parassiti

Fortunatamente l’aechmea non è una pianta particolarmente soggetta allo sviluppo di malattie.

A volte, però, può essere attaccata dagli afidi. Potete rendervene conto osservando le foglie: se notate delle piccole macchioline più scure, allora può trattarsi di un’infestazione proprio di questo parassita.

Potete provare vari rimedi naturali, magari con un composto a base di un litro di acqua calda, 50ml di aceto bianco e qualche scaglia di sapone di Marsiglia, da spruzzare direttamente sulle foglie.

Se l’infestazione, però, è a uno stato avanzato, è meglio utilizzare un prodotto specifico.

Significato

Questa pianta non ha un significato specifico.

Il suo nome, però, deriva dal greco antico e significa punta o lancia. Questo perché il calice della pianta ha delle piccole punte rigide e un po’ affilate.

L’aechmea, inoltre, viene spesso associata alla combattività e alla forza.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".