La Sansevieria è una pianta d’appartamento particolarmente sensibile alle innaffiature eccessive.
Le sue lunghe foglie a forma di lancia pronunciate verso l’alto cominciano a diventare molli e ricurve verso il basso se per eccesso di zelo diamo troppa acqua alla pianta.
Se non prese in tempo, il marciume radicale potrebbe danneggiare in modo definitivo la Sansevieria. Tuttavia, non buttare via le foglie; alcune potresti riutilizzarle per ottenere nuove piantine.
Ti spiego come fare, in pochi e semplici passaggi, per ridare nuova vita alle foglie della tua Sansevieria marcite alla base.
Scegli foglie sane
Scegli le foglie ancora sane. Per foglie sane intendo quelle che sono ancora rigide, almeno la parte superiore.
Taglia via la parte alla base, quella macia e umida. Ti accorgerai della differenza tra la parte sana e quella marcia non solo per il colore, ma perché ti sembrerà che sotto lo strato superficiale della foglia ci sia dell’acqua.
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Lascia asciugare il taglio
Prima di mettere a radicare le talee ottenute, è fondamentale far asciugare il taglio.
Puoi lasciarle all’aperto per qualche giorno prima di utilizzarle così che la base possa cicatrizzarsi.
Puoi utilizzare anche della cenere nella quale intingere la foglia dal lato del taglio. In questo modo la cenere provvede ad asciugare il taglio e farlo cicatrizzare per qualche giorno.
Mettile in acqua
Trascorsi i giorni necessari, è il momento di mettere in acqua le foglie. Ricorda la natura eccessivamente umida del corpo della foglia della Sansevieria: questo va sempre tenuto a mente poiché la foglia non va immersa per intero ma solo per 1 cm, dal lato del taglio chiaramente.
Utilizza un barattolo alto, con pochi centimetri di acqua pulita all’interno, così che la foglia possa restare in verticale, in acqua.
Provvedi frequentemente, almeno ogni due giorni a cambiare l’acqua così che non si formino alghe. Dovrebbero bastare poche settimane, almeno due, per riuscire a scorgere le prime radici nascere dal taglio.
Metti a dimora
A questo punto prepara un vaso con fori di scolo sul fondo, che possano lasciare andare l’acqua in eccesso delle innaffiature.
Anche il terriccio deve avere una buona miscela, che sia compatta e composta da materia organica. Elementi come torba, sabbia, perlite o ghiaia grossolana, mescolati a del terriccio grasso per piante verdi non possono mancare.
Prima di interrare le talee, una volta tirate fuori dall’acqua, lasciale asciugare qualche giorno all’esterno.
Interra le talee ottenute non troppo in profondità e aspetta qualche giorno prima innaffiare.
Ricorda che la Sansevieria non ha bisogno di essere innaffiata in modo frequente, né tantomeno tollera umidità nel terriccio. È molto sensibile ai ristagni, al marciume radicale e alla presenza di acqua nel terriccio.