Ecco cosa fare, passo dopo passo, quando la tua stella di Natale è nella fase dormiente

Durante il periodo festivo siamo tutti attenti ad avere stelle di Natale belle e rigogliose. È un grosso errore però pensare che sia solo questo il periodo in cui averne cura.

La stella di Natale, come molte altre piante, ha la sua fase dormiente. Questo genere di fase richiede altrettanta cura ed attenzione poiché è proprio l’impegno messo nella cura della pianta nel periodo di letargo che ci consentirà di averla bella l’anno successivo, durante le feste.

A seguito dell’inverno, a partire da marzo la stella di Natale avrà bisogno di poche e specifiche attenzioni. Vediamo insieme quali.

In primavera

A seguito delle lussureggianti fioriture e dello sfoggio delle coloratissime brattee rosse, durante le feste, potremmo notare che la pianta comincia a cambiare.

La fase dormiente ha inizio

C’è un modo per capire che la mia stella di Natale sta entrando nella fase dormiente? Certamente sì, poiché a fine febbraio, la pianta comincerà a perdere le sue brattee rosse e anche molte delle foglie sulla sommità degli steli.

In questo caso non vuol dire che ha qualche problema ma semplicemente si sta preparando per la fase dormiente, lasciando andare la maggior parte delle sue foglie per preservare le energie necessarie per il “letargo”.

Provvedi alla potatura

La prima cosa da fare è quella di cominciare a potare la tua stella di Natale. Con delle forbici ben disinfettate, per evitare di infettare la pianta e danneggiarla in una fase molto delicata, taglia tutti gli steli.

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È importante che la potatura sia drastica, cioè che tagli a 10 cm dalla base. In questo caso, ti accorgerai che ad ogni taglio gli steli perderanno del lattice bianco. Potrai contribuire a cicatrizzare i tagli con della cenere, per fermare la fuoriuscita del lattice dalle ferite.

Porta fuori la tua stella di Natale

A seguito della potatura, puoi spostare la tua pianta all’esterno. L’inverno è stato lungo ed era necessario preservare la pianta dalle temperature troppo rigide riparandola in casa.

Ora che le giornate iniziano ad essere più luminose e miti, riponi la stella di Natale in un luogo luminoso, con innaffiature poco frequenti per circa un mese.

Abbi cura di non esporla alla luce diretta: in questa fase delicata il sole potrebbe danneggiarla.

In Estate

Arriva finalmente la bella stagione, quella estiva, e la Stella di Natale comincia a mostrare subito qualche segno di ripresa dalla fase dormiente. Ti accorgerai che, a partire da metà maggio, la pianta comincia a mettere nuovi germogli.

Provvedi al rinvaso

Non appena la tua stella di Natale dà segni di ripresa, in giugno provvedi al rinvaso. Avrai bisogno di un vaso leggermente più grande: scegline uno che sia fino a 5 cm più grande in profondità e diametro di quello precedente, se vuoi anche meno. Assicurati che abbia fori di scolo sul fondo.

È essenziale non utilizzare un vaso troppo grande poiché lì dove non arrivano le radici il terriccio potrebbe compattarsi troppo ed essere sempre umido, e se zuppo potrebbe far marcire l’apparato radicale.

Scegli una miscela giusta di terriccio, a base di torba e perlite, che possa essere soffice e ben drenato.

Definisci un buon programma di innaffiatura

A questo punto le innaffiature devono essere più frequenti. La stella di Natale è in netta ripresa e sta germogliando: ha bisogno di tutte le energie possibili.

Provvedi ad innaffiarla almeno una volta a settimana e se vedi che il terriccio si asciuga di frequente, puoi innaffiarla anche più di una volta a settimana. È importante che non resti mai all’asciutto.

Puoi sempre controllare di tanto in tanto, con l’aiuto delle dita lo stato del terriccio per capire se ha bisogno di acqua.

Dalle i giusti nutrienti

Da fine giugno a settembre, la tua stella di Natale ha bisogno di tutti i nutrienti possibili al fine di crescere bene. Durante questi mesi utilizza fertilizzanti fai da te a basa di potassio e fosforo, due elementi essenziali per la fioritura e la colorazione che seguirà in inverno.

Puoi farne di semplici con le bucce di banana per quanto riguarda la componente di potassio e fondi di caffè per il fosforo, da mescolare all’acqua di irrigazione ogni 15 giorni circa.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.