Le Foglie del Limone ti danno questi segnali quando c’è un problema

Nel coltivare il limone ho imparato nel tempo ad interpretare tutti i segni che le foglie manifestano quando la pianta ha un problema.

Ciascun problema, infatti, corrisponde ad una sintomatologia che riguarda le foglie.

Ti racconto la mia esperienza in fatto di foglie del limone con problemi evidenti e come rimediare.

Foglie accartocciate

I parassiti, nello specifico quelli definiti succhiatori, nella loro voracità sono capaci di prosciugare la foglia dalla linfa vitale, che essendo asciutta comincia ad accartocciarsi su sé stessa, fino a seccare e cadere.

Minatrice serpentina

Queste larve di farfalla, di colore giallognolo di soli 3 mm di lunghezza sono capaci di scavare gallerie sotto lo strato superficiale delle foglie.

Infatti, la presenza di questo parassita è provata da linee curve e serpentine sulla superficie fogliare di colore argentato che a lungo andar provocano la deformazione delle foglie che si accartocciano e la caduta.

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L’olio di Neem è un alleato validissimo per questo tipo di parassita da utilizzare su ogni parte della pianta.

Se l’infestazione è grave una drastica potatura o l’utilizzo di pesticidi specifici che agiscono su vasta scala se la pianta è abbastanza grande possono essere le uniche scelte sagge da intraprendere.

Ragnetto rosso

Un clima caldo e umido quale quello dei mesi estivi è particolarmente adatto per la proliferazione dei ragnetti rossi.

Questi si nutrono della linfa vitale delle foglie del limone provocandone la caduta e di seguito anche di fiori e poi di frutti appena nati.

Un buon modo per contrastare il ragnetto rosso è quello di usare il sapone di Marsiglia o fare un trattamento con lo zolfo, leggendo però bene l’etichetta del prodotto che si acquista, quando a modalità corrette di uso e dosaggio.

Oltre al trattamento cl sapone molle è di grande aiuto un prodotto oleoso come olio bianco o olio di Neem che è in grado di uccidere questi parassiti per asfissia.

Foglie gialle

Osserva nel dettaglio l’ingiallimento per capire da dove parte e se coinvolge per prima la parte più giovane della pianta lasciando intatte le venature all’inizio allora potrebbe trattarsi di clorosi.

La clorosi non è altro che una carenza di ferro di cui la pianta mostra i segni.

Se il terriccio ha un pH basico e quindi troppo alto, il ferro risulta poco disponibile per l’assorbimento, quindi è necessario regolare il pH del terreno.

Puoi abbassare il livello del pH utilizzando sempre acqua distillata o ammorbidita. Non usare l’acqua del rubinetto: è calcarea e questo potrebbe innalzare il livello del pH.

Utilizza i fondi di caffè, hanno la capacità di modificare la composizione chimica abbassando il pH.

Utilizza nei casi più gravi prodotti specifici da banco proprio per la clorosi ferrica.

Foglie completamente gialle invece sono il segno di una carenza di azoto, manifestandolo a partire dalle foglie più grandi e vecchie.

Puoi fornire quanto serve al terriccio in molti modi semplici  servendoti di concimi NPK appositi oppure fertilizzanti fai da te a base di fondi di caffè, per una buona dose di azoto.

Foglie appiccicose

Parassiti come cocciniglia, afidi, mosca bianca, acari nel succhiare la linfa vitale da ogni parte tenera della pianta, si stanno gradualmente nutrendo.

Il risultato di questo processo ha una sostanza di scarto emessa dal parassita, la cosiddetta melata, che ricopre le piante rendendole appiccicosa.

noterai la presenza di formiche o altri insetti che bazzicano sulla pianta con l’intento di nutrirsene.

Anche la presenza di fumaggine, un’infezione fungina che ricopre le foglie di una patina grigia o nera, è segno della presenza di melata. Il micelio della fumaggine, infatti, si nutre della sostanza zuccherina e i espande.

La soluzione al problema dunque sta a monte, cioè, riconoscere di che tipo di parassita si tratta e intervenire per combatterlo. Di seguito pulire la chioma delle tue piante con una miscela di acqua e sapone molle per permettere alle foglie di respirare  assorbire luce.

Foglie caduche

Gli alberi di limone lasciano cadere anche le foglie a causa del marciume radicale. L’agente patogeno trasmesso dal Phytophthora è uno dei motivi principali per lo sviluppo del marciume radicale sugli alberi di limone.

Allo stesso modo, l’irrigazione eccessiva, specialmente accoppiata con uno scarso drenaggio, può causare marciume radicale.

Regola sempre le innaffiature in base al periodo stagionale e assicurati che il limone sia coltivato con un terriccio abbastanza drenante.

Gli agrumi inoltre non tollerano bene le temperature sotto i 10 gradi, mostrando comunque dei segni di sofferenza prima di far cadere le foglie.

Se tenuti in vaso fai in modo di proteggerli dal freddo durante i mesi dalle temperature più rigide.

Foglie annerite

La fumaggine è un’infezione fungina che si nutre di sostanze in decomposizione lasciare da alcuni parassiti tipici del limone come gli afidi o le cocciniglie.

Questi funghi si nutrono della così detta melata, la sostanza di scarto lasciata dai parassiti sulle foglie.

Inizialmente sembra un semplice velo di polvere e sporco fino a diventare una vera e propria crosta poiché col tempo si inspessisce.

La buona notizia è che non è in grado di danneggiare i frutti.

La cattiva notizia è che lo strato che si deposita sulle foglie col tempo impedisce lor di assorbire la luce di cui il limone ha bisogno. Questo va a rallentare la crescita della pianta poiché rallenta la stessa fotosintesi.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.