Il freddo incalza e le piante potrebbero soffrirne in modo significativo.
Questo non vale per tutte le piante ma per quelle che sono suscettibili agli sbalzi termici e che mostrano poca resistenza alle temperature estreme.
Io le scruto e cerco di riconoscere i danni che il gelo può aver loro inflitto e poi provo a sostenerle e coccolarle per una successiva ripresa.
Ti racconto come procedo con le mie piante quando le ritrovo gelate.
COSA SCOPRIRAI
Come mi accorgo che la pianta sta soffrendo il gelo
Sai riconoscere una pianta danneggiata dal gelo?
I danni ci sono e sono visibili ma come li distinguiamo?
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Foglie afflosciate e molli
I tessuti tendono a rammollirsi e ad abbassarsi perdendo il loro vigore.
In questo modo le foglie perdono la loro proverbiale forma ed estensione, a cause delle basse temperature che potrebbero congelare la linfa vitale.
Questo è un grave segno di malessere di una pianta che sta faticando molto a svolgere anche le più semplici funzioni vitali.
Foglie annerite
Non possiamo non annoverare le famose “foglie bruciate”, cioè un annerimento dei tessuti vegetali in modo repentino, immediatamente successivo alle gelate.
Questo è tra i segni maggiormente evidenti, le macchie scure lungo i bordi sono il segno di parti necrotiche e dal danno irreversibile.
Foglie spaccate
Le escursioni termiche tra il giorno e la notte fanno in modo che i tessuti possano dilatarsi durante il giorno per il calore, poi restringersi durante la notte per il freddo.
Questo continuo tira e molla causa delle vistose spaccature sulla superficie delle foglie, che segnalano un danno da gelo e che potrebbero attirare i parassiti in agguato anche in inverno.
La proteggo da eventuali altri danni
Anche se il danno è fatto, non è detto che non possano esservi altri danni che potrebbero essere fatali per la pianta.
Innanzitutto, tengo la pianta sotto teli di protezione quando si prospettano gelate notturne evitando che una gelata possa danneggiarla irreversibilmente.
Provvedo anche a spostarla da esposizioni costanti alla pioggia o dal vento gelido riparandola a ridosso di un muro o tenendola in un ambiente che possa mantenere una temperatura costante che non scenda sotto i 15 gradi.
Nutro la pianta
Comincio a concimare il terriccio per fornire tutti i nutrienti necessari per la ripresa della pianta utilizzando miscele fai da te a base di potassio o azoto.
A primavera avviata mi procuro un concime equilibrato, un NPK 15-15-15 con una buona dotazione di microelementi.
Mi limito a ripulirle
Per combattere il freddo la pianta già ha sopportato uno stress importante quindi non mi azzardo a potarla immediatamente; la potatura già è di pe sé un evento stressante.
Mi limito a ripulire la chioma solo dalle foglie ormai necrotiche o secche ma non tocco altro.
Aspetto almeno un mese prima di effettuare qualsiasi tipo di intervento sulla chioma per far in modo che ulteriori danni e reazioni al freddo possano manifestarsi.