Come proteggere la Camelia dalle Gelate notturne

Sapevi di dover mettere al riparo la tua camelia in caso di gelate notturne?

Questa è un’attività che mette al sicuro una pianta come la camelia dal congelamento repentino della notte e quindi da degenerazione certa.

Ti spiego quello che puoi fare per riparare la camelia dalle gelate.

Posso prevedere delle gelate?

Al di là delle previsioni metereologiche a cui prestare attenzione nei mesi più freddi, è possibile prestare attenzione ad alcuni indicatori che ci mettono in allerta, prevenendo così danni seri alle nostre camelie.

Puoi stare piuttosto tranquillo durante le notti nuvolose: le nuvole isolano la terra trattenendo il calore terrestre, così che questo non si disperda.

Quando il cielo è limpido e non c’è vento puoi aspettarti delle notti con cali di temperatura davvero drastici.

Anche le sere nebbiose preannunciano sottili cristalli di ghiaccio che al mattino puoi ritrovare sulle tue piante all’esterno.

Se in vaso, mettile al riparo

Le camelie in vaso sono maggiormente soggette al freddo poiché non beneficiano di grosse quantità di terra che possa isolare le radici dal freddo.

Provvedi a spostarle all’interno, almeno quelle che è possibile riparare in questo modo, in un luogo che non sia troppo caldo.

Improvvisi sbalzi termici potrebbero comunque danneggiare le tue piante nel repentino passaggio da un ambiente molto freddo ad uno troppo caldo.

Effettua una pacciamatura con materiali specifici

Una buona pacciamatura può essere un trucco semplice ma efficacie per isolare l’apparato radicale della camelia dal freddo notturno.

Applica uno strato di pacciame di almeno 2 cm così da creare un buon isolante.

Nel caso della camelia ci sono materiali specifici per poter pacciamare.

Un materiale organico perfetto da sfruttare è caratterizzato dalle foglie secche, cadute e depositate nelle nostre aiuole.

Non dobbiamo fare altro che ammassarle sullo strato di terriccio e badare che non vi siano depositi fungini o tracce di malattie parassitarie. In questo modo non rischi di alterare la composizione chimica del suolo, il pH.

La camelia è suscettibile a variazioni di questo tipo, che potrebbero rendere neutro un terriccio che invece dovrebbe essere leggermente acido.

A tal proposito, particolarmente indicato per la camelia è pacciamare con della torba.

Si tratta di resti decomposti dello sfagno e altri materiali organici che, nel corso di molti anni, vanno a formare un materiale decomposto, fibroso dall’aspetto scuro che va ad occupare strati del sottosuolo in quelle zone definite torbiere.

Il pH della torba è leggermente acido. Le piante che amano un terriccio acido beneficiano notevolmente delle applicazioni di muschio di torba.

Puoi pacciamare con materiali inerti come lapilli o pietrisco per non sbagliare.

Coprila con un telo apposito

Per proteggere la camelia dalle gelate notturne puoi utilizzare un telo coprente.

Nel caso della camelia puoi utilizzare due tipologie di telo: un telo detto di copertura o un telo antigelo.

Quando parliamo di teli antigelo, stiamo facendo riferimento a teli che proteggono la camelia dalle gelate improvvise invernali che ne minacciano l’incolumità rischiando di congelare.

Questi teli possono essere in tessuto o in plastica e vengono posti sopra le piante per creare uno strato isolante che protegge dalle temperature estreme.

Quando parliamo di teli di copertura, questi proteggono le piante dalle gelate, dalle grandinate, dal vento, dal sole e da altri agenti atmosferici. Per quanto naturali, questi agenti atmosferici presentano delle caratteristiche violente per le piante in alcuni momenti inaspettati dell’anno.

Si tratta di una tipologia di tessuto traspirante che fa in modo di essere agganciata alla pianta con ganci o con archi di metallo.

Ricorda di armarti di pazienza e di tirare giù queste coperture al mattino presto, soprattutto se si tratta di una giornata di sole, lasciando che la camelia goda della luce e del tepore delle poche ore di sole tiepido dei mesi freddi.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.